Precari della Sanità: sindacati divisi sulla bozza dell'assessorato

Precari della Sanità: chi firma e chi no, il fronte della protesta

Incontro in assessorato. La maggioranza non firma. Ecco i punti del dissenso.

La maggior parte delle sigle sindacali non ha firmato l’intesa proposta dall’assessore Giovanna Volo sulla questione dei precari della Sanità, nonostante un carteggio di idee e interpolazioni che era stato messo in campo per limare qualche punto e trovare un accordo. Troppe le distanze, non tanto, ovviamente, sul traguardo della stabilizzazione, ma sulle procedure e i modi di arrivarci.

Nel documento finale, le firme sono cinque, su una ventina di organizzazioni. Hanno firmato: Cisl Fp e Cisl Medici, Cimo, Ugl e Fedir. Non hanno firmato: Fp Cgil, Cgil Medici, Uil Fpl, Uil Medici, Fials Confisal Medici, Anao, Fassid, Aaroi, Fvp, Nursid, Nuresing Up, Fials Confisal Medici, Cisal Csp, Confintesa. L’incontro tra i sindacati e l’assessore era stato fissato stamattina a piazza Ziino e si è concluso all’ora di pranzo. Si riferisce di un clima di tensione dialettica e di una discussione accesa. Alcuni sindacalisti avrebbero chiesto il protocollo, lamentando dei ritardi nella consegna. Infine, l’hanno ottenuto. Ora si attende di sapere come sarà strutturata la protesta sindacale. Sono tanti gli incontri e le vertenze in agenda. Il prossimo cinque aprile è previsto il ‘secondo round’ con i privati convenzionati.

La nota sindacale congiunta

‘Sono 13 le sigle sindacali che “non hanno ritenuto opportuno sottoscrivere il protocollo d’intesa sulla stabilizzazione dei precari” proposto dall’assesorato regionale alla Salute. Si tratta dei sindacati Fp Cgil Sicilia, Uil Fpl Sicilia, Fials, Nursind Cgs, Cisal, Confintesa, Anaao, Fvm, Uil Fp Medici, Fp Cgil Medici, Nursind Up, Fials Medici, Fassid. Le organizzazioni in una nota diffusa al termine del confronto hanno spiegato le motivazioni del mancato accordo. Intanto la “mancata sospensione delle procedure di mobilità e dei concorsi in itinere, in attesa della definizione delle procedure di stabilizzazione”. Quindi chiedono “certezze sulla proroga dei contratti in corso”. E ancora, le sigle rivendicano la “possibilità di mantenere in servizio su posti vacanti il personale del ruolo tecnico e professionale in attesa di ulteriori disposizioni normative”. Infine protestano per la “mancata garanzia di pari opportunità per il personale in atto non più in servizio”‘.

Il comunicato della Cisl Fp Sicilia

“Il protocollo sottoscritto oggi è la prova che il dialogo sostenuto con forza dalla Cisl Fp Sicilia ha consentito di arrivare ai risultati migliori possibili in favore dei lavoratori. Finalmente anche la Sicilia si è dotata di un protocollo che indica le priorità per il superamento del precariato in modo ordinato, assicurando pari trattamento in tutta l’Isola e offrendo opportunità anche a quei lavoratori garantiti dalle previsioni del decreto Milleproroghe”. È questo il commento di Paolo Montera e Marco Corrao, rispettivamente segretario generale e segretario regionale con delega alla Sanità del sindacato maggiormente rappresentativo, la Cisl Fp Sicilia, a margine della firma del protocollo d’intesa sui criteri per la stabilizzazione del personale precario firmato oggi all’assessorato della Salute dall’assessore Giovanna Volo e dai sindacati.

“L’accordo – si legge nella nota – prevede che il personale che abbia i requisiti previsti dalle norme venga stabilizzato secondo alcuni criteri di priorità. Anzitutto dovrà essere in servizio al momento della pubblicazione dell’avviso di ricognizione. In caso di ulteriori posti disponibili sarà data precedenza a chi è stato assunto a tempo determinato a seguito di selezione pubblica. Terzo criterio è quello per l’assunzione di quel personale che ha maturato i requisiti anche con contratti diversi. In questo caso occorre che la qualifica per cui si verrà stabilizzati sia quella in cui si è svolto servizio prevalentemente. Quarto criterio è quello della precedenza ai dipendenti che hanno lavorato con contratti a lavoro flessibile e che sono risultati idonei non vincitori di concorso. Infine, in caso di ulteriori posti disponibili, potranno essere assunti – dopo avere sostenuto un pubblico concorso – coloro che hanno lavorato presso le aziende sanitarie con contratti a lavoro flessibile”.

“Le nostre istanze sono state accolte” affermano Montera e Corrao che spiegano: “La Cisl Fp Sicilia ha ottenuto che possano essere assunti coloro che hanno raggiunto i requisiti temporali anche con contratti diversi. Accettata anche la nostra richiesta che i soggetti da stabilizzare possano rimanere in servizio nelle more del completamento delle procedure. Bene anche – proseguono – la previsione di tempi certi per lo svolgimento delle stabilizzazioni. Le aziende sanitarie infatti avranno 30 giorni dalla firma del protocollo per stilare il piano del fabbisogno e 60 per chiudere gli avvisi di ricognizione”. (rp)

Ugl: “Un atto responsabile”

Abbiamo voluto fortemente sottoscrivere il protocollo d’intesa con l’Assessorato regionale della Salute, perché riteniamo di fondamentale importanza la valorizzazione del personale precario che ha prestato servizio durante l’emergenza pandemica e non è stato ancora valorizzato. Il profondo senso di responsabilità che nutriamo nei confronti di migliaia di lavoratori ci ha portato a condividere un percorso ben definito con tanto di cronoprogramma ed indicazioni precise che saranno fornite alle Aziende sanitarie ed ospedaliere della Regione siciliana. Abbiamo avuto la possibilità, finalmente, di mettere nero su bianco l’impegno che il sistema sanitario regionale dovrà assumere sin da ora, che è quello di garantire le stabilizzazioni per gli aventi i requisiti, nonchè al personale non stabilizzabile la previsione di una “premialità” di punteggio nei bandi di concorso. Inoltre abbiamo anche stabilito di dare priorità nelle immissioni in servizio a questi validi professionisti, che tanto si sono spesi quando il sistema stesso lottava contro il Covid-19. Vogliamo ringraziare, infine, l’Assessorato regionale che ha accolto le nostre osservazioni, utili a migliorare il testo del protocollo che ci consentirà di continuare a monitorare costantemente l’evolversi della situazione, oltre a rimanere sempre a fianco dei precari che meritano di avere la giusta dignità occupazionale”. Lo dichiarano il segretario regionale della Ugl Salute Carmelo Urzì e l’aggiunto Raffaele Lanteri.

La nota dell’assessorato

Successivamente, ecco la nota della Regione. ‘Siglato tra Regione Siciliana e organizzazioni sindacali il protocollo di intesa per la stabilizzazione del personale precario impiegato durante l’emergenza Covid.
«Un primo passo importante per cui abbiamo lavorato ininterrottamente e concretamente – dice l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo -. A guidarci verso questo risultato, assieme ai sindacati firmatari, la volontà di rafforzare strutturalmente i servizi sanitari regionali oltre a quella di valorizzare appieno la professionalità acquisita da questi lavoratori, che hanno sostenuto la nostra sanità nel momento più complicato. Nuove opportunità si apriranno per loro anche con la realizzazione della rete territoriale prevista dal Pnrr». 

Il documento firmato oggi a piazza Ottavio Ziino consentirà di assumere a tempo indeterminato: il personale, dirigenziale e non dirigenziale, sanitario, sociosanitario e amministrativo reclutato dagli enti del servizio sanitario nazionale, anche con contratti di lavoro flessibile e anche qualora non più in servizio; e il personale che abbia maturato, o che maturerà al 31 dicembre 2024, alle dipendenze di un ente del servizio sanitario nazionale almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2022. Il processo di stabilizzazione dovrà avvenire sempre in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni degli enti e delle aziende (compresi l’Ircss “Bonino Pulejo” e l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia) e nei limiti di spesa.
Definiti anche i criteri di priorità con cui si procederà alle stabilizzazioni, cominciando da quanti al momento della pubblicazione dell’avviso di ricognizione, saranno in servizio con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato presso l’Azienda procedente. A seguire, in caso di ulteriori posti disponibili, la precedenza è riconosciuta via via ad altri dipendenti, secondo principi di precedenza stabiliti dal protocollo. 

Resta ferma la possibilità per le aziende, fino al completamento dei percorsi di stabilizzazione, di garantire il mantenimento in servizio del personale ritenuto necessario per assicurare la continuità nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Per il restante personale, escluso dalle procedure di stabilizzazione e che abbia maturato almeno sei mesi di servizio durante il periodo dell’emergenza, le aziende e gli enti del servizio sanitario regionale sono autorizzate a riconoscere un punteggio premiale nella valutazione curriculare pari a 0,3 per mese, sino ad un massimo di 7 punti. A firmare il protocollo le organizzazioni sindacali Cimo, Cisl Medici, Cisl Fp Sicilia, Ugl Salute Sicilia e Fedir’. (rp)


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