Premio al Cluster BioMediterraneo | Cartabellotta: "Pronti ad altre sfide" - Live Sicilia

Premio al Cluster BioMediterraneo | Cartabellotta: “Pronti ad altre sfide”

Dario Cartabellotta e Cherubino Gambardella

Il riconoscimento, ideato da ClassEditori e Laureate International University, per aver saputo rappresentare e raccontare lo spirito della cucina mediterranea, il valore del confronto interculturale e dell’incontro tra popoli, della compresenza e dell’integrazione.

Expo 2015
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MILANO – “Le partite si giocano sempre fino alla fine”. Esordisce così Dario Cartabellotta, Responsabile Unico del Cluster Biomediterraneo, a conclusione della kermesse, per smentire chi, a sole 24 ore dall’apertura dell’Expo, lo definiva già un flop. Cluster che ha registrato 2,5 milioni di visitatori, con una costante crescita delle presenze: 117 mila a maggio, 180 mila a giugno, 124 mila a luglio, 300 mila ad agosto, 720 mila a settembre, 1 milione a ottobre. La Sicilia, con oltre 350 aziende partecipanti e circa 100 comuni, risulta essere, quindi, la Regione d’Italia che ha avuto il più grande impatto tra i milioni di visitatori di Expo 2015. Due milioni e trecentomila euro i ricavi del Cluster, che non ha avuto stanziamenti di risorse dalla Regione Siciliana per la gestione e il funzionamento: quasi un milione di euro è stato ricavato dalla vendita di cibo, vino e prodotti siciliani nei 4 chioschi del Cluster; cinquecento mila euro sono stati ricavati dalla partecipazione di Aziende e Comuni e quasi un milione di euro dai Gruppi di Azione Locale (GAL) e Gruppi di Azione Costiera (GAC) che hanno realizzato nel Cluster la settimana di protagonismo e cooperazione mediterranea dei propri territori.

Raggiunti, secondo Cartabellotta, gli obiettivi che la Sicilia si era posta alla vigilia della manifestazione. “Promuovere le identità di Sicilia attraverso tutti i suoi territori, dall’Etna al Sud-Est, dalle Isole Minori alle aree Interne, dalla Palermo Arabo Normanna alle terre di Trapani, dai Nebrodi, ai Peloritani e le Madonie, fino al Calatino, l’Ennese, i Sicani e il Nisseno, dimostrando al mondo intero che un prodotto alimentare è legato al territorio, credo sia stato il valore aggiunto in un’Expo delle multinazionali e dei cibi esotici – afferma il responsabile unico del Cluster –. Abbiamo voluto raccontare le nostre identità, con la nostra semplicità, perché siamo convinti che la storia di un prodotto raccontato ne esalta il valore, perché assaporare il cibo di un territorio significa gustare la cultura di un popolo. Ci siamo impegnati per sei mesi a creare collaborazione interculturale, a connettere menti e a raccontare territori – conclude Cartabellotta –. La Sicilia ha mostrato grande abilità nel valorizzare l’integrazione delle diversità, mostrandosi pronta ad affrontare le prossime sfide lanciate da Dubai 2020”.
“Il nostro padiglione è piccolo e modesto ma siamo fieri di essere qui – è il pensiero di Alain Hakim, Ministro dell’Economia del Libano –. Vogliamo portare un messaggio di pace e speranza e ringraziamo l’Italia per il supporto che ci ha dato nella partecipazione ad un evento così unico”. Soddisfatto anche il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. “L’investimento fatto ritornerà in termini d’immagine – ha detto –. Si è raggiunto un grande risultato, si sta consolidando sempre più il ruolo della Sicilia come ponte economico, sociale e culturale nel Mediterraneo”.

Cluster BioMediterraneo che ha anche ricevuto il premio Class Expo Pavilion Heritage Awards, destinato ai padiglioni e ai protagonisti che hanno saputo meglio interpretare e comunicare il tema dell’Esposizione Universale. Un riconoscimento per aver saputo rappresentare e raccontare lo spirito della cucina mediterranea, il valore e il significato del confronto interculturale e dell’incontro tra popoli, della compresenza e dell’integrazione. Il premio è stato ideato da ClassEditori e Laureate International University, network di ottanta università nel mondo (presieduta da Bill Clinton), con l’apporto scientifico della Wold Association of Agronomist e IBM. Si tratta in realtà di un doppio premio per il Cluster Biomediterraneo, al contenuto e al contenitore; è stato infatti premiato anche Cherubino Gambardella, Responsabile scientifico del Biomed.

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