Premio Fava 2014, Elena:| "Mio padre va riscoperto" - Live Sicilia

Premio Fava 2014, Elena:| “Mio padre va riscoperto”

La Fondazione Fava presenta le iniziative per il trentennale dell’uccisione del fondatore de “I Siciliani”. Numerosi eventi tra Palazzolo e Catania.

l'anniversario
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CATANIA –  Pippo Fava trent’anni dopo. Nessuna retorica, semmai un momento per rileggere e riscoprire il pensiero del giornalista, drammaturgo e scrittore che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare questa città. Con questo spirito la fondazione “Fava” intende celebrare l’anniversario dell’omicidio di Pippo. “Un uomo allegro e innamorato della vita”, come ricorda la figlia Elena che accoglie i giornalisti con un fare spontaneo e accogliente. In mano stringe con orgoglio una copia del libro “I siciliani”. Un testo, ripubblicato dalla fondazione, che permette di cogliere differenze, e soprattutto somiglianze, tra la Sicilia narrata da Fava e quella odierna. “Il fatto che dopo trent’anni siamo ancora qui per raccontare la similitudine tra il passato e il presente dimostra che Fava va riletto, riscoperto – continua Elena – dalla sua vita si deve prendere spunto per fare il proprio lavoro con spirito etico”.

Gli appuntamenti per celebrare la memoria di Fava si svolgeranno nelle due città del giornalista: Palazzolo, sua città natale, e Catania, sua città di adozione. Domani pomeriggio alle 17:00 nell’aula consiliare di Palazzolo Acreide verrà consegnato il premio Fava per i giovani giornalisti. “Verrà premiata Ester Castano, cronista appena ventitreenne che ha denunciato l’intreccio fra ‘ndrangheta e politica nel comune lombardo di Sedriano, successivamente sciolto per infiltrazioni mafiose”. Una denuncia che è costata alla giovane Ester “l’allontanamento dal campo giornalistico”. “Subito dopo si svolgerà un convegno al quale parteciperanno molti magistrati e ci sarà anche mio fratello Claudio”, attuale vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia.

Un’altra celebrazione molto importante si terrà domani sera alle 21:00 a Catania. “La sera del 4 siamo tutti a teatro, anzi “tutti in scena”. Quest’anno, infatti, il teatro Stabile ha voluto fare un omaggio prendendo tutto il percorso teatrale di Fava, che parte da “Un uomo” fino a “Ultima violenza”, scegliendo alcuni brani significativi” dice Elena. Quello di Fava era un teatro “allegro, ma di forte denuncia” ricorda la figlia che cita un’opera emblematica “Ultima violenza”, “una tragedia straordinaria che parla per la prima volta una collusione tra Stato e Mafia”.

Il giorno successivo l’appuntamento è per le 17:30 in via Fava sotto la lapide che ricorda quella funesta giornata di trent’anni fa quando il giornalista fu freddato da cinque pallottole alla nuca. “Mi preme dire che la cerimonia sotto la lapide che ricorda mio padre non vuole essere un momento di retorica, ma di riflessione in una in una città dalla memoria ancora corta”. Un’ occasione per interrogarsi profondamente e chiedersi: “Perché accaduto? Cosa è cambiato?”. Alle 18:30, invece, al centro Zo sarà la volta dell’assegnazione del premio Giuseppe Fava a Maurizio Chierici, alla presenza di chi “ha costruito I Siciliani”: Maurizio Chierici, Miki Gambino, Riccardo Orioles, Antonio Roccuzzo e Claudio Fava.

Quando i cronisti chiedono alla figlia del giornalista come avrebbe raccontato la città di oggi se fosse stato ancora in vita, risponde: “Mi piace pensare che avrebbe mantenuto la sua ironia e il suo umorismo e non avrebbe guardato neanche per un minuto con disperazione questa Catania”. E’ soprattutto un messaggio di speranza quello che gli affetti di Fava portano avanti con i progetti della Fondazione. Con umiltà e dedizione e spesso senza un centesimo. Quest’anno ad esempio la Fondazione Fava è stata esclusa dai finanziamenti previsti dalla tabella h regionale. Eppure i parenti, gli amici e i sostenitori di Fava vanno avanti. Il ricordo del giornalista non si spegnerà il 5 gennaio.

“Onoreremo questa ricorrenza con una serie di manifestazioni lungo tutto il corso dell’anno con un progetto che prende il nome dalla prima manifestazione che si tenne all’indomani di quel giorno terribile: Essere uomini liberi” spiega il fotografo Orazio Torrisi. Libri, quadri, spettacoli teatrali di Fava rivivranno secondo un “programma itinerante nella città”. Anche il centro Gapa di San Cristoforo sarà in prima linea per onorare la memoria di Pippo Fava. A partire da oggi pomeriggio alle 18:30 con un’assemblea “Catania trent’anni dopo: cosa è cambiato” introdotta dal giornalista Riccardo Orioles e alle 10:00 di domenica una lettura dei testi Fava, il concerto dell’orchestra sinfonica infantile Falcone Borsellino e la proiezione del cortometraggio “L’ultima violenza” di Pino Finocchiaro. Infine, domenica sera su rai tre, intorno alle 21:30, verrà trasmesso il docufilm I “Ragazzi di Pippo Fava”.


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