BRONTE – Un appuntamento diverso rispetto agli altri anni quello che ha visto la presentazione della giuria di qualità della settima edizione del Premio Themis. Diverso perché trasmesso in diretta streaming sul sito di Live Sicilia Catania, a cura di TgR Randazzo. Così venerdì mattina, ospiti della dirigente Maria Magaraci, dall’aula magna della scuola media “L. Castiglione” di Bronte, alla presenza di docenti, presidi e studenti, è andato in onda “Cultura in rete”, il primo evento dell’edizione 2017 organizzato dall’Associazione Culturale Orizzonti Liberi. La scelta dello streaming per dare a tutti la possibilità di seguire la presentazione, considerato che il concorso ormai da sei anni è aperto a tutta Italia e che quest’anno pure le categorie scolastiche hanno travalicato i confini regionali. Da qui il collegamento skype con l’istituto “88° Eduardo De Filippo” di Napoli, grazie al quale il dirigente Ciro Scognamiglio e i suoi giovani alunni, in rappresentanza delle scuole che stanno partecipando dalle altre regioni, hanno raccontato la loro prima esperienza con il Premio Themis.
Un’edizione e un susseguirsi di interventi nel segno della “bellezza”, tematica questa proposta ai concorrenti che dovranno quindi darle forma attraverso versi, prosa e opere grafiche e fotografiche, con la scadenza di consegna che è stata prorogata al 6 aprile. “Ricordo una cosa fondamentale che forse abbiamo perso di vista – ha detto dal tavolo dei relatori Iride Valenti, professore associato di Glottologia e Linguistica dell’Ateneo di Catania, membro della Giuria di qualità – la bellezza ha un linguaggio che è stato in grado di attraversare i secoli. La bellezza ci appartiene fisiologicamente, ontologicamente, però noi a volte dimentichiamo che la bellezza di una perla è il risultato di una sofferenza, di un dolore, di una malattia”. La bellezza dunque come “processo, risultato di una tensione”. “Dice una frase che la bellezza salverà il mondo e questo è senz’altro vero – ha aggiunto – la bellezza salverà il mondo, poi però dobbiamo chiederci anche se il mondo è in grado di salvare la bellezza e credo che l’operazione culturale di Themis sia in questa direzione, cioè cercare di aiutare il mondo a salvare la bellezza”. “Il tema – ha proseguito il preside Giuseppe Adernò, anche lui giurato – è così complesso così vivo così trasversale che offre uno spazio grande a quanti partecipano, perché è un tema sul quale tutti possono dire qualcosa, ma la bellezza – ha anche precisato – va coniugata con la bontà. E il bello e il buono approdano poi a un altro traguardo, il vero”. Ringraziamenti unanimi per l’opera culturale portata avanti dagli organizzatori sono arrivati da parte dei docenti, dei dirigenti scolastici e degli amministratori che patrocinano il concorso. “Grazie anche a voi – ha detto il vicesindaco Vittorio Triscari, che ha portato i saluti del primo cittadino Graziano Calanna – viene veicolato il nome del Comune di Bronte non solo per il pistacchio ma per la cultura, perché Bronte è un paese di cultura”. In collegamento telefonico anche l’assessore al Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana Anthony Barbagallo, mentre immancabili in sala sono stati i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, “una presenza fondamentale la loro – nelle parole del presidente dell’Associazione organizzatrice, Barbara Prestianni – perché quando sette anni fa dovevamo dare un nome al concorso, non a caso abbiamo deciso di intitolarlo a quello che per noi è il valore supremo, la Giustizia”.
A cambiare veste è anche il premio speciale intitolato a Francesco Foresta, il fondatore della testata giornalistica on line Live Sicilia. Sotto il segno della bellezza, nuova quest’anno è infatti la sinergia tra il Premio Themis e I Love Sicilia, il mensile dedicato al bello della terra sicula. A spiegarne le motivazioni lo stesso direttore, Donata Agnello, che in collegamento telefonico ha annunciato che la migliore poesia, il migliore racconto e la migliore opera artistica che si aggiudicheranno l’ambito premio speciale intitolato al marito troveranno spazio proprio tra le pagine di I Love Sicilia.
I nomi della Giuria di qualità della settima edizione del Premio Themis
Antonella Pasqua – docente dell’IISS “Enrico Medi” di Randazzo
Antonio Paladino – giornalista, scrittore
Ausilia Liuzzo – docente dell’IISS “Giovanni Falcone” di Maniace
Carmela Grassia – docente dell’IISS “Benedetto Radice” di Bronte
Emmanuela Grasso – docente dell’IISS “Lucia Mangano” di Catania
Enza Ciraldo – responsabile di plesso dell’IISS “Karol Wojtyla” di Catania
Francesca Poliafico – docente Liceo artistico “Raffaele Libertini” di Grammichele
Franco Cimbali – responsabile della Biblioteca del Real Collegio Capizzi di Bronte
Giuseppe Adernò – direttore di Aetnanet
Giuseppe Puglisi – Artista
Iride Valenti – professore associato di Glottologia e Linguistica dell’Ateneo di Catania
Maria Grazia Gulino – docente dell’IC “E. De Amicis” di Randazzo
Nino Longhitano – ex direttore ODA
Patrizia Barbagallo, Lucia Bonaccorso, Tiziana Emmi – docenti dell’IISS “Ven. I. Capizzi” di Bronte
Patrizia Di Prima – docente dell’IISS “Concetto Marchesi” di Mascalucia
Piero Zuccaro – docente del Liceo artistico “Morelli Colao” di Vibo Valentia
Pina Anastasi, Maria Giovanna Mavica, Rita Meli, Maria Grazia Squitieri – docenti della SSPG “L. Castiglione” di Bronte
Salvatore Trovato – professore ordinario di Linguistica generale dell’Ateneo di Catania e presidente della Giuria di Qualità.
Teresa Sapia – collaboratrice di settimanali
Tiziana Ragaglia – docente degli IC “Carlo Levi” di Maniace e “Galileo Galilei” di Maletto