Presidenza del Conservatorio | Ecco la terna di nomi, Librizzi out - Live Sicilia

Presidenza del Conservatorio | Ecco la terna di nomi, Librizzi out

L'uscente non è tra i nomi proposti al ministro della Cultura che procederà alla nomina a luglio.

PALERMO – E’ un vero e proprio terremoto quello che ha colpito in queste ore il conservatorio di Palermo, una delle istituzioni musicali più prestigiose della Sicilia: il consiglio accademico dello Scarlatti (una volta Bellini) ha infatti votato oggi la terna da proporre al ministro dell’Istruzione per la nomina del nuovo presidente, prevista per il prossimo luglio, ma la rosa non comprende l’uscente Gandolfo Librizzi.

Una decisione a sorpresa da parte del consiglio, visto che solitamente il presidente uscente viene incluso nel ventaglio di opzioni proposte a Roma. “Di questa terna non faccio parte e il mio mandato finisce alla sua naturale scadenza”, scrive su Facebook Librizzi, da sempre volto del Pd isolano e considerato vicino a Davide Faraone. Nominato tre anni fa alla guida del conservatorio, Librizzi sceglie il basso profilo e scansa ogni polemica ma la scelta del consiglio è il segnale di uno scontro tutto interno al conservatorio.

La legge prevede infatti che il presidente sia scelto direttamente dal ministro a cui il consiglio accademico, formato dal direttore, da dieci docenti e da due rappresentanti degli studenti, propone una terna che non è comunque vincolante. Il consiglio dello Scarlatti ha deciso stavolta di ricorrere a un avviso pubblico, chiedendo più candidature anche ai docenti di Palermo e in totale sono arrivati una decina di curriculum fra cui quello di Librizzi, sostenuto da numerosi professori. “Ringrazio gli 81 docenti su 140 che hanno sottoscritto un appello a mio sostegno rivolto al consiglio accademico perché fossi inserito nella terna”, scrive Librizzi sui social network. Appello però caduto nel vuoto.

La terna votata è composta dal professor Paolo Petrocelli, che conta su numerosi titoli ed esperienze a livello nazionale e internazionale, dal professor Mario Barbagallo (componente del Consiglio superiore di Sanità) ma anche da Leonardo Di Franco, vicepresidente della fondazione del Teatro Massimo e da poco nominato dirigente a contratto del comune di Palermo dal sindaco Leoluca Orlando, dopo essere stato il numero uno dell’Accademia delle Belle arti.

“Ho cercato di svolgere il mio mandato avendo al centro l’interesse dell’istituzione e degli allievi – scrive Librizzi – con l’obiettivo di accrescerne la fama, di migliorarne la vita, di trasformare gli spazi impastandoli di bellezza, di aprirlo alla città rompendo confini chiusi e offrendo opportunità a chi non ne ha avuto”. Con Librizzi il conservatorio ha cambiato nome, ha riqualificato alcuni spazi, avviato il recupero dell’auditorium, organizzato concerti aperti alla città e ospitato nomi di livello come Francesco Guccini. Ma tanto non è bastato visto che, contrariamente a quanto accade di solito, stavolta il nome del presidente uscente non è stato inserito nella terna, cosa che, secondo alcune voci di corridoio, sarebbe da attribuire anche allo scontro in atto fra Librizzi e una parte del corpo dirigente dell’ente. La parola adesso passa al ministro, cui spetterà l’ultima decisione.

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