Martellate perchè non pagò il pizzo | In aula riconosce gli estorsori - Live Sicilia

Martellate perchè non pagò il pizzo | In aula riconosce gli estorsori

Si era rifiutato di pagare il pizzo e ha riconosciuto durante il processo i suoi aggressori. Protetto da un paravento, il commerciante della Noce, picchiato nel novembre 2013 con colpi di mazzuolo ha raccontato la storia che portò a quel brutale pestaggio ripreso dalle telecamere di sorveglianza (Guarda il video).

PALERMO – Si era rifiutato di pagare il pizzo e oggi ha riconosciuto, durante il processo i suoi aggressori, nelle foto che gli sono state mostrate. Protetto da un paravento, il commerciante palermitano, picchiato selvaggiamente il 2 novembre del 2013 con colpi di mazzuolo davanti al suo negozio, una piccola bottega di casalinghi nel quartiere Noce, ha raccontato tutta la storia che portò a quel brutale pestaggio ripreso dalle telecamere di sorveglianza.

Per decisione del Tribunale, il processo si è svolto a porte chiuse per tutelare la vittima. Due degli aggressori, Giuseppe Castelluccio e Massimiliano Di Majo, sono stati condannati a 16 anni con il rito abbreviato, mentre in questo processo sono imputati Carlo Russo, Giovanni Buscemi, Marco Neri, Angelo De Stefano e Cherki El Ghana. Tutti sono accusati di associazione mafiosa e tentativo di estorsione, mentre Russo, De Stefano e El Ghana sono imputati anche di tentativo di omicidio. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti – le indagini sono state condotte dai pm Gianluca De Leo, Amelia Luise, Annamaria Picozzi – la vittima non avrebbe chiesto “l’autorizzazione” per aprire il locale e in più si rifiutava di pagare il pizzo. Il processo è stato rinviato all’11 dicembre. (ANSA).


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