PALERMO – Il rispetto delle norme in materia di sicurezza stradale da un lato, il numero sempre più elevato di giovani che perdono la vita sulla carreggiata dall’altro: sono questi i temi focali attorno a cui ruota il progetto “Icaro”, una campagna di sensibilizzazione promossa dalla polizia stradale giunta alla tredicesima edizione. Una grande opera di prevenzione rivolta ai ragazzi delle scuole partita, questa mattina, dalla sala del cinema Imperia con la proiezione del film “Young Europe” di Matteo Vicino. Il film, diffuso in ottanta sale italiane, si basa sulle tante storie di giovani che la polizia stradale raccoglie quando ormai è troppo tardi.
Abbandono, uso di sostanze stupefacenti, il desiderio di esperienze nuove, il gusto del proibito: questi e tanti altri gli argomenti toccati da Vicino nella sua opera. La pellicola girata in Francia, Irlanda, Slovenia ed Italia parla il linguaggio dei giovani e vuole essere uno spunto di riflessione per le nuove generazioni: “Il percorso intrapreso nasce da lontano, dall’idea di instaurare un dialogo con i ragazzi troppo spesso abbandonati a se stessi – sono queste le parole con cui Antonino Costa, dirigente del compartimento Sicilia occidentale della polizia stradale ha aperto l’incontro – L incidente stradale è la prima causa di morte in tutta Europa, bisogna cambiare l’approccio e il modo di fare. Voi qui vedete una divisa ma, oggi, il nostro obiettivo è unirci ai ragazzi e arrivare al loro cuore e alla loro mente prima che sia troppo tardi”.
Ad intervenire nel corso della mattinata e parlare agli studenti dell’importanza rappresentata da modelli a cui far riferimento e dall’istituzione di regole ben precise anche il questore di Palermo, Nicola Zito: “È fondamentale l’esempio che i genitori danno ai ragazzi – ha affermato Zito – Rispettare le regole vuol dire rispettare un bene incredibile qual’è la vostra vita, così come Palermo ha bisogno del rispetto delle norme in senso generale. Se vogliamo una città più vicina alle nostre esigenze dobbiamo agire e non stare fermi sul divano a rimuginare”.
Simpatia ed attimi esilaranti, infine, quelli in cui Sasà Salvaggio ha preso pieno possesso del palco. Lo storico comico palermitano, accolto dagli applausi fragorosi del pubblico in sala, ha smorzato gli animi concedendo alcune delle sue perle: “Siamo la prima citta d’Italia e la quinta in Europa per il traffico, almeno siamo sul podio in qualcosa – ha esordito Salvaggio – In Germania la macchina rallenta in prossimità delle strisce pedonali anche in assenza di persone. In Sicilia, invece, gli automobilisti suonano direttamente al pedone intimandogli di spostarsi”. E ancora: “Quanti incidenti ci sono davanti il semaforo? Noi, a quanto pare, abbiamo un problema sul colore giallo – ha continuato Sasà – Mentre in tutte le parti del mondo questo colore indica rallentare da noi è esattamente il contrario, il piede scatta in automatico non si riesce a frenare”.