La questione è romana, nel senso che a Roma si tenta una (improbabile) soluzione per rimediare al pasticcio delle primarie di Palermo. Ci sono pressioni sotto traccia per trovare un nome “super-partes”, qualcuno che non sia stato coinvolto nelle polemiche. Timidi messaggi sono arrivati a Fabrizio Ferrandelli, il vincitore. La sostanza: se fai un passo indietro, il gesto sarà molto apprezzato. Ma – come spiega una fonte del centrosinistra – l’ex pupillo di Orlando il passo indietro non lo farà, “nemmeno con le bombe”.
C’è poi il capitolo Rota Borsellino. L’europarlamentare ha rilasciato un’intervista a Livesicilia in cui, a un quesito su una sua possibile candidatura, replica: “Non mi faccia la domanda. Comunque lotterò contro queste primarie devastanti”. Cosa significa? La signora Borsellino è pronta a scendere in campo? Secondo alcuni sì. Secondo i sussurri che abbiamo raccolto, no. E nemmeno Orlando dovrebbe essere della partita.
Le forze in gioco sono chiare. Cresce una spinta sempre maggiore per mandare all’aria le primarie al centro di polemiche e indagini e riporre fiducia in un altro nome. Ferrandelli, ovviamente, non è d’accordo. Le probabilità che ci siano due candidati del centrosinistra sono buone. Ma c’è anche un’altra strada su cui si sta riflettendo come extrema ratio: coagularsi proprio intorno a Fabrizio Ferrandelli. Così il Pd supererebbe le tensioni che l’hanno dilaniato. Idv e Sel, però, da quell’orecchio non ci sentono.