Primarie, salta il banco: scintille tra Pd e M5s - Live Sicilia

Primarie, salta il banco: scintille tra Pd e M5s

Muro contro muro sulle modalità di voto. 48 ore di tempo per riprovarci. Letta getta acqua sul fuoco.
CENTROSINISTRA
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PALERMO – Primarie: tutto da rifare. La corsa della coalizione progressista si arresta bruscamente sull’altare del voto ai gezebo. Nel corso della riunione del tavolo politico di ieri  sono stati affrontati vari temi rimasti in sospeso, dal voto ai sedicenni all’impegno a non candidare chi viola il codice etico fino a numero e alla distribuzione dei gazebo sul territorio siciliano. Tutto fila liscio fino al nodo che causa una rottura tra Pd e Cinquestelle: le modalità di voto all’interno dei gazebo. Scheda e matita per i dem, tablet e penna elettronica per i pentastellati: un muro contro muro che ha prodotto uno strappo e il rinvio della pratica di almeno 48 ore. 

“Una questione di principio” per il Pd che ha fatto storcere il naso al capogruppo all’Ars Nuccio Di Paola: troppe le concessioni fatte finora agli alleati (un pensiero comune ai due partiti). “Come faranno a spiegare ai siciliani che un accordo salta perché per questione di principio il Pd vuole votare con carta e penna?”, dice Di Paola a Live Sicilia. E c’è chi sostiene che il banco sarebbe saltato per ben altri motivi. Uno su tutti avere a disposizione più tempo per sciogliere i nodi interni sul candidato. 

Oggi Conte arriva a Palermo e potrebbe affrontare “l’affaire Giancarlo Cancelleri”, sciogliendo il rebus sui mandati. I pentastellati tuttavia smentiscono la voce. “Non aspettiamo nulla, in questi giorni Conte avrà ben altro da fare: semplicemente diciamo quello che abbiamo detto sin dall’inizio: il voto deve esser digitale e i gazebo a supporto tablet con penna digitale”, spiega Di Paola che di primarie old style proprio non vuole sentirne parlare. E  il Pd? Il segretario regionale Anthony Barbagallo tiene il punto e non arretra di un millimetro. 

“Il Pd sin dall’inizio ha lavorato per costruire un percorso credibile sullo svolgimento delle primarie, ma anche sulle modalità di voto”, spiega a Live Sicilia. “Il voto ai gazebo non può che intendersi con la scheda e con la matita. Proporci di votare ai gazebo con il tablet equivale a un invito a giocare una partita di calcio con una pallina da ping-pong”, attacca il segretario. E alla domanda diretta sul fatto che forse anche i dem abbiano qualche problema con il nome unitario, Barbagallo ribatte: “No, noi siamo pronti”. Al netto di tutto, il percorso unitario non dovrebbe saltare, almeno stando a buona parte delle dichiarazioni off record di diversi dirigenti dei partiti della coalizione. E la schiarita per il fronte potrebbe arrivare già nelle prossime ore con i tour siciliani dei rispettivi leader nazionali, Enrico Letta e Giuseppe Conte. Come dimostrano le parole del segretario dem che invita alla prudenza. “Sulla Sicilia Conte è sempre stato molto costruttivo e aperto. Il test di questa regione sarà molto importante, una regione amministrata male dal centrodestra su stessa ammissione di alcuni esponenti del centrodestra, noi abbiamo la possibilità e la responsabilità di offrire una alternativa non estemporanea”, dice Letta al Forum Ansa. “Ecco perchè ci approcciamo a questa vicenda con delicatezza per trovarci a metà strada con i 5 stelle. Io sono molto affezionato alle primarie dei gazebo, primarie con una partecipazione fisica,ma anche quelle on line sono da utilizzare”, argomenta. Insomma, chi vivrà vedrà.

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