CATANIA – Il 24 settembre la Conferenza Stato-Regioni aveva dato il via libera all’accorpamento delle tre Camere di Commercio di Catania, Siracusa e Ragusa e il giorno dopo il Mise, aveva messo il visto sull’avvio della procedura per la costituzione della Super Camera che si chiamerà “Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia orientale” e che avrà in Catania la città capofila.
A due mesi, e oltre, dalla firma del decreto a che punto è la Super Camera? “Si sta lavorando per la costituzione del nuovo Consiglio – ha risposto Alfio Pagliaro attuale segretario della Camera di Commercio di Catania e responsabile del procedimento di accorpamento – e proprio lunedì scorso è scaduto il termine per la presentazione dei plichi da parte delle associazioni che intendono concorrere al costituendo Consiglio.
“Adesso si apre la fase di verifica dei plichi, cioè sulle dichiarazioni presentate. Abbiamo 30 giorni di tempo per eseguire i controlli. Completato questo passaggio, le carte verranno inoltrate all’assessorato regionale alle Attività produttive che eseguirà le proprie verifiche, non soltanto sui plichi arrivati ma anche sul mio operato. Anche per loro – continua Pagliaro – sono previsti trenta giorni di tempo. Arriviamo così a fine gennaio 2016.
“Da quel momento ogni istante è buono perché l’assessorato chieda – basandosi sul grado di rappresentatività di ciascuna associazione, singola o in apparentamento, che dipende dal numero dei dipendenti e dal tributo pagato alla Camera – di chiedere la designazione dei propri rappresentanti. Il presidente della Regione (così è stabilito dalla legge anche se ha dato delega all’assessorato Attività produttive) emana il decreto di nomina e contestualmente fissa la data di insediamento del Consiglio”.
In quanti comporranno il Consiglio della SuperCamera?
“Trenta rappresentanti delle associazioni datoriali, uno per i consumatori, uno dei sindacati dei lavoratori e uno per gli ordini professionali. Totale 33 persone per tre province: Catania, Ragusa e Siracusa”.
Pagliaro, quando si insediarà il nuovo Consiglio?
“Tra tempi burocratici, lettere di richiesta e di risposta, verifica delle causa di incompatibilità e decreto penso che dal primo aprile ogni giorno è buono per avere il decreto di nomina. A quel punto si procede all’elezione del presidente – che deve essere un componente del consiglio – e della giunta. Insomma entro sei mesi dall’inizio della procedura tutto deve essere completato”.
La SuperCamera in questo momento è attiva?
“Non ancora. C’è un decreto che l’ha istituita ma avrà vita con la costituzione del Consiglio. Nel frattempo le rappresentatività nei vari enti (l’aeroporto ad esempio) viene mantenuta per quello che era. Con l’insediamento decadranno tutti, automaticamente”.
I dissapori tra le associazioni si sono assopiti?
“Quella è una perenne competizione”.
Ma chi sarà il nuovo presidente di questa SuperCamera che avrà un potere così ampio e vasto da detenere niente popodimeno che i 5/8 dell’aeroporto di Catania? A questa domanda non ci sono risposte al momento ma tante, tante, voci di corridoio che si inseguono e si rincorrono da mesi. C’è chi aveva parlato di Bonaccorsi di Reburdone attuale presidente di Confindustria Catania. C’è chi aveva pensato a Ivan Lo Bello, ultimamente però in caduta libera tra le voci di corridoio. E c’è chi propende per Pietro Agen di Confcommercio. Il tempo c’è, non è tanto ma c’è, e da qui ad aprile tante cose potrebbero cambiare. Voci di corridoio a parte, una cosa è certa la campagna elettorale è già aperta.
