Inchiesta sanità in Sicilia, revocate le misure cautelari - Live Sicilia

Corruzione nelle forniture sanitarie, revocate le misure cautelari

L'inchiesta "Vasi comunicanti"

CATANIA – Il Gip di Catania ha revocato la misura cautelare per gli indagati dell’inchiesta ‘Vasi comunicanti’, che il 4 luglio scorso ha scoperchiato un presunto sistema di corruzione relativo alla fornitura di stent. Nove gli indagati, accusati a vario titolo in concorso per falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.

Il provvedimento è stato adottato perché sono venute meno le esigenze cautelari. In libertà quattro professori, rispettivamente direttori di Uoc o dipartimenti di Cardiologia dei Policlinici universitari di Catania (Corrado Tamburino) e Messina (Antonio Micari) e dei poli ospedalieri di Siracusa (Marco Contarini) e Ragusa (Antonino Nicosia), membri di un Comitato medico-scientifico del progetto Sicilian Cardiovasculary Academy (Sca).

Per Pietro Sola “insussistenza di colpevolezza”

Ed a seguito dell’interrogatorio reso al P.M. da Pietro Sola, Presidente della Collage S.p.A., Il G.I.P. di Catania, accogliendo la richiesta avanzata dallo stesso P.M., ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari eseguita pochi giorni addietro.

La revoca è stata disposta con provvedimento separato da quello adottato nei riguardi degli altri indagati perché, soltanto per Sola, è stata riconosciuta, in esito alle discolpe anche documentali fornite dalla difesa e agli ulteriori accertamenti espletati, l’assoluta insussistenza di qualsivoglia indizio di colpevolezza.

Sia il P.M. che il G.I.P., in particolare, hanno dato attodella totale estraneità del Sola al reato provvisoriamente contestato riconoscendo, altresì, la correttezza della società Collage – mai coinvolta nel giudizio – definita nell’ordinanza come un’azienda “con quasi 50 dipendenti, assai attiva nel proprio settore, operativa da circa trent’anni, di grande esperienza nella realizzazione di congressi scientifici”.

Gli avvocati Pietro Granata, Giuseppe Fiorenza eGiovanni Di Benedetto, difensori del Sola, manifestano il loro compiacimento per il provvedimento adottato e per la sensibilità e celerità con cui sia il P.M. che il G.I.P., preso atto dei chiarimenti forniti, hanno revocato la misura cautelare restituendo piena onorabilità al Sola e alla Collage.

Inchiesta sulla sanità in Sicilia, le accuse

In libertà pure i referenti delle aziende distributrici dei presidi medici al centro delle indagini della Guardia di finanza di Catania Francesco Dottorini, Rosa Vitale, Caterina Maugeri e Giancarlo Antonino Girlando e Pietro Sola, amministratore della Collage di Palermo, il provider che organizzava i congressi medici: il meccanismo illecito sarebbe filtrato attraverso le sponsorizzazioni a questi eventi formativi.

Tutti i nove indagati erano accusati a vario titolo in concorso per falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. La revoca è motivata sul fatto che sono venute meno “le esigenze cautelari”.


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