Una valanga di condanne diventa definitiva. La Cassazione scrive la parola fine accanto ad una delle più importanti operazioni di polizia degli ultimi anni.
Era il 2008. Gli uomini della Squadra Mobile e della sezione Criminalità organizzata spedivano in galera l’esercito di Salvatore Lo Piccolo. Fu denominata operazione “Addiopizzo” . La prima di una serie di retate che avrebbero al cuore i clan mafiosi di San Lorenzo, Tommaso Natale, Partanna Mondello, Terrasini, Carini e Cinisi.
Resta ancora qualche posizione da valutare in un nuovo processo d’appello, ma il grosso delle posizioni è ormai definito. Tra ricorsi inammissibili e altri rigettati, tra leggeri sconti di pena e aggravanti venute meno, ecco l’elenco dei condannati con sentenza irrevocabile: Michele Catalano (18 anni), Antonio Cumbo (8 anni), Francesco Di Blasi (7 anni e 2 mesi), Antonino Lo Brano (12 anni), Giuseppe Micalizzi, Calogero Pillitteri (7 anni), Domenico Serio (16 anni), Giampiero Specchiarello, (4 mesi), Andrea Adamo (5 anni e 4 mesi), Piero Alamia (8 anni), Domenico Caviglia (8 anni), Domenico Ciaramitaro (16 anni), Pietro Cinà (8 anni), Salvatore Di Maio (16 anni), Francesco Di Pace (10 anni), Francesco Franzese (2 anni e sei mesi), Salvatore Genova (18 anni), Andrea Gioè (10 anni), Calogero Lo Piccolo (19 anni in continuazione con un’altra pena), Tommaso Macchiarella (4 anni), Antonino Mancuso (18 anni e sei mesi), Filippo Mangione (10 anni), Vito Palazzolo (6 anni e sei mesi), Francesco Palumeri (10 anni), Gaspare Pulizzi (2 anni), Salvatore Ariolo (6 mesi), Giovanni Botta (7 anni e 4 mesi), Giovanni Cusimano (13 anni e 4 mesi), Ferdinando Gallina (5 anni e 4 mesi), Gioacchino Pensabene (l’interdizione perpetua dai pubblici uffici scende a 5 anni), Carmelo Giancarlo Seidita (13 anni). Annullate con rinvio le condanne di Carlo Alberto Adile (aveva avuto quattro mesi e bisognerà sostituire il carcere con una pena pecuniaria), Angelo Chianello (la pena dovrà essere ricalcolata alla luce dell’attenuante che gli è stata concessa), Fabio Micalizzi (aveva avuto sei anni e 4 mesi, ma per lui, difeso dall’avvocato Rosanna Vella, è caduta l’aggravante prevista per il riciclaggio).
Quando nel 2010 il nome Addipizzo era stato utilizzato per ben cinque operazioni fu tempo di bilanci: 184 persone arrestate, 87 persone ritenute responsabili di estorsioni, 232 persone sentite come parti offese, 61 commercianti disposti a collaborare, 15 società sequestrate per un valore di svariati milioni di euro. Numeri che hanno premiato il lavoro dei poliziotti guidati da Maurizio Calvino e Antonino De Santis, e coordinati dal procuratore Francesco Messineo, dagli aggiunti Ignazio De Francisci e Antonio Ingroia, e dai tanti sostituti che vi hanno contribuito: Francesco Del Bene, Lia Sava, Gaetano Paci, Annamaria Picozzi e Marcello Viola, Maurizio De Lucia, Francesca Mazzocco e Roberta Buzzolani.