PALERMO – Rinviato il processo alla nuova cupola mafiosa di Palermo. Si rinnova il problema dell’impossibilità di tradurre i detenuti in udienza. La stragrande maggioranza degli agenti di polizia penitenziaria è in quarantena dopo che alcuni colleghi sono risultati positivi al Covid. Non ci sono ancora numeri ufficiali ma si parla di una ventina di contagiati. Il giudice per l’udienza preliminare Rosario Di Gioia stamani nell’aula del carcere Pagliarelli ha preso atto della situazione e ha rinviato il processo alla prossima settimana per dare la parola agli ultimi avvocati delle difese.
Le richiesta di pena sono pesantissime, tenuto conto che agli imputati va riconosciuto lo sconto di un terzo della pena per avere scelto il rito abbreviato. In cinquantasei sono sotto processo davanti gup.
Il blitz dei carabinieri del Comando provinciale di Palermo, coordinati dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dei sostituti Bruno Brucoli, Amelia Luise, Francesca Mazzocco, Dario Scaletta e Gaspare Spedale, bloccò la nuova commissione provinciale di Cosa Nostra.
I capimafia si riunirono a maggio del 2018 in una palazzina di Baida. A presiedere l’assise mafiosa sarebbe stato Settimo Mineo, boss di Pagliarelli. Al suo fianco c’erano Gregorio Di Giovanni di Porta Nuova, Francesco Colletti di Villabate, Leandro Greco di Ciaculli (è il nipote di Michele Greco, il ‘papa’ della vecchia mafia), Giovanni Sirchia di Passo di Rigano, Calogero Lo Piccolo di San Lorenzo. Della cupola faceva parte anche Filippo Bisconti di Belmonte Mezzagno che, così come Colletti, ha scelto di collaborare con la giustizia.
Ecco tutte le richieste di condanna: Filippo Cusimano (14 anni), Stefano Albanese (12 anni), Filippo Annatelli (18 anni), Gioacchino Badagliacca (14 anni), Filippo Salvatore Bisconti (5 anni e due mesi, grazie all’attenuante prevista per i collaboratori di giustizia), Giuseppe Bonanno (11 anni e 4 mesi), Carmelo Cacocciola (15 anni), Giovanni Cancemi (14 anni), Francesco Caponetto (20 anni), Francesco Colletti (5 anni e due mesi, grazie all’attenuante prevista per i collaboratori di giustizia), Giovanna Comito (2 anni), Giuseppe Costa (14 anni), Maurizio Crinò (13 anni e 4 mesi), Rubens D’Agostino (20 anni), Gregorio Di Giovanni (20 anni), Filippo Di Pisa (13 anni e 4 mesi), Andrea Ferrante (10 anni), Salvatore Ferrante (4 anni), Calogero Lo Piccolo (20 anni), Vincenzo Ganci (12 anni), Giusto Giordano (4 anni e sei mesi), Michele Grasso (12 anni), Leandro Greco (16 anni), Marco La Rosa (10 anni), Gaetano Leto (18 anni), Erasmo Lo Bello (20 anni), Sergio Macaluso, (2 anni) Michele Madonia (13 anni e 4 mesi). Umberto Maiorana (2 anni e 8 mesi), Domenico Mammi (2 anni grazie all’attenuante riconosciuta dai collaboratori) , Giusto Francesco Mangiapane (13 anni), Matteo Maniscalco (10 anni), Antonio Giovanni Maranto (8 anni e 4 mesi), Luigi Marino (15 anni), Fabio Messicati Vitale (14 anni), Giovanni Salvatore Migliore (14 anni), Settimo Mineo (20 anni), Andrea Mirino (4 anni), Salvatore Mirino (16 anni), Massimo Mulè (14 anni), Domenico Nocilla (14 anni), Salvatore Pispicia (18 anni), Gaspare Rizzuto (20 anni), Michele Rubino (14 anni), Giovanni Salermo (20 anni), Pietro Scafidi (10 anni e 8 mesi), Salvatore Sciarabba (20 anni), Giuseppe Serio (20 anni), Giovanni Sirchia (13 anni e 4 mesi), Salvatore Sorrentino (18 anni), Giusto Sucato (11 anni),Vincenzo Sucato (16 anni e 8 mesi), Rosolino Mirabella (13 anni e 4 mesi), Salvatore Troia (14 anni), Giacomo Alaimo (7 anni) e Nicolò Orlando (10 anni e 8 mesi).