Il leader del Partito democratico Walter Veltroni stamattina non si è presentato in aula, davanti ai giudici della quinta sezione penale del Tribunale di Palermo, dove avrebbe dovuto deporre nel processo per le presunte infiltrazioni mafiose nel centro commerciale che era stato progettato a Villabate, alle porte del capoluogo siciliano. In una lettera inviata all’avvocato dell’imputato, Pierfrancesco Marussig, che lo aveva convocato, ha fatto sapere di avere impegni, ma soprattutto di non essere a conoscenza dei fatti del processo.
Ha, quindi, chiesto di non essere ulteriormente convocato in futuro, ma la difesa di Marussig, invece, insiste nella richiesta nel sentire il leader del Pd. Secondo quanto emerso dagli atti del processo e dalla deposizione del pentito Francesco Campanella, Veltroni sarebbe infatti intervenuto su un consigliere dei Ds di Villabate per ammorbidirne la posizione contraria al centro commerciale. Nella struttura, progettata ma ancora non realizzata, si sarebbe dovuto costruire anche un “Warner Center”, dotato di venti sale cinematografiche, al quale – secondo quanto ha sostenuto Campanella – sarebbe stato interessato il fratello del segretario del Pd, Valerio Veltroni.