CATANIA – Rinvio dopo rinvio non riesce a prender il via il processo sullo scandalo, di quella che gli inquirenti definirono la “cricca’ dei servizi sociali. Oggi è arrivato, infatti, dopo l’ultimo stop di nove mesi una nuova battura d’arresto. Si riprenderà il 28 gennaio 2014.
Lucio Setola, iniziale titolare dell’accusa è stato trasferito al Tribunale di Potenza nel settore giudicante, e la palla ora è passata al sostituto procuratore Giovanella Scaminaci. Il cambio é arrivato però in piena “zona Cesarini”, “Ho i fascicoli – ha spiegato in aula il Pm – da pochi giorni e ho intenzione di organizzare il materiale processuale. Mi trovo quindi costretta a richiedere un rinvio preliminare”. Quella dell’accusa però non è l’unico cambio in questo processo che stenta a decollare, ad essere ricomposto è stato anche il collegio giudicante con il nuovo Presidente Urso che prende il posto del precedente vertice Rosalba Recupido. I nuovi giudici a latere sono invece Catena e Cristaldi. Quest’ultima tuttavia, come comunicato in aula dal Presidente, “ha avanzato richiesta di astensione”.
Tirate le somme, nel 2014 ci potrebbe essere un nuovo cambio nel collegio giudicante e, salvo sorprese, trascorsi 12 mesi dalla prima udienza del gennaio 2013, si inizierà a discutere delle questioni preliminari, anche se l’apertura del dibattimento appare ancora lontana. I reati, che a vario titolo vengono contestati ai 31 imputati, vanno dall’associazione a delinquere fino alla truffa, abuso d’ufficio e peculato molti dei quali però già decaduti per il raggiungimento dei termini di prescrizione. Ironico, a margine dell’udienza, il commento di uno degli avvocati. “Anche per oggi è andata benissimo”. Il processo, insomma, continua a correre: la velocità è quella di una lumaca.