Prometeo, ok al finanziamento | Contratto per 1400 lavoratori - Live Sicilia

Prometeo, ok al finanziamento | Contratto per 1400 lavoratori

La Ragioneria ha dato il via libera al decreto di finanziamento. Adesso il Ciapi di Priolo può dare avvio ai corsi, richiamando a lavoro 1.415 persone, fuorisucite dagli enti a cui è stato revocato l'accreditamento. All'interno, gli elenchi degli idonei e degli esclusi.

PALERMO – Adesso manca davvero poco. L’ultimo passo. Il Ciapi di Priolo dovrà sottoscrivere i contratti con 1415 lavoratori della Formazione. A quel punto, finalmente, dopo attese e proteste plateali, l’ormai mitologico progetto “Prometeo” potrà prendere il via. E con esso una serie di corsi di formazione svaniti d’un colpo con la revoca dell’accreditamento a una serie di enti siciliani.

Il decreto di finanziamento del “Prometeo” dell’Assessorato all’Istruzione e alla formazione professionale, infatti, è stato vistato proprio oggi dalla Ragioneria. Il percorso prevede l’impiego di almeno 1.415 lavoratori della formazione per attività corsuali rivolte ad oltre cinquemila allievi.

Il bando “Prometeo” è del 20 dicembre 2013. E concorrerà a far crescere il personale del piccolo Ciapi siracusano, ente in house della Regione. Già rimpinguato dai dipendenti degli sportelli multifunzionali, frutto del progetto Spartacus. Prometeo invece punta a “investire” parte delle somme del “Piano giovani” per l’avvio dei corsi di Formazione del 2013-2014. In particolare, la somma stanziata è di 35 milioni (33,3 milioni per gli ambiti Forgio e Fas e 1,7 milioni per l’ambito Fp).

Il bando prevede assunzioni a tempo determinato per la durata di 7 mesi – ulteriormente prorogabili per eccezionali esigenze – destinato a personale da impiegare per lo svolgimento dei corsi. In particolare, la Regione cerca 1415 persone, così distribuite: 60 responsabili di processo, 321 tutor, 182 segretari didattici, 182 segretari amministrativi, 156 ausiliari, 514 formatori nelle aree giuridico-economica, scientifica, informatica, lingue straniere e tecnico professionale.

Tra i requisiti per partecipare al bando ecco l’iscrizione all’Albo regionale degli operatori della formazione professionale siciliana, quello di non essere stato “destituito, dispensato o licenziato da un impiego, per persistente insufficiente rendimento” e quello di “non essere impegnato attualmente in attività inerenti percorsi formativi”. Ovviamente, i titoli di studio devono essere “adeguati alle qualità educative, organizzative e tecniche dei corsi”. Per fare un esempio, i formatori o i tutor devono quantomeno poter vantare un diploma. A dire il vero, gli aspiranti dipendenti del Ciapi di Priolo dovranno specificare anche un dato assai curioso: “Il Comune nelle cui liste elettorali è iscritto”.

Il “Prometeo”, quindi, consentirà, di fatto di “ripescare” quei corsi scomparsi dopo la revoca dell’accreditamento agli enti da parte dell’assessorato alla Formazione. Un meccanismo che – stando alle intenzioni dello stesso assessorato – consentirà alla Regione di risparmiare anche una quindicina di milioni di euro (dai 50 milioni previsti dai precedenti Avvisi ai 35 milioni stanziati per il Prometeo).

Il “visto” della Regioneria, adesso, può accelerare davvero le operazioni che porteranno all’avvio dei corsi. Il Ciapi di Priolo potrà fin da subito procedere con i contratti. E del resto, l’ente diventato “l’ombelico del mondo della Formazione siciliana” ha già individuato gli idonei e gli esclusi tra i tanti lavoratori estromessi dagli enti revocari. Tutti i nomi sono ricavabili dal sito del Ciapi. Ecco gli elenchi dei responsabili di processo, tutor, segretari didattici, segretari amministrativi, ausiliari, formatori. E anche l’elenco degli esclusi. La maggior parte di loro è stata tagliata fuori per la mancanza iscrizione nell’albo unico degli operatori della Formazione. Una decisione, che già come accaduto per il progetto Spartacus, ha dato vita a proteste e contenziosi.

Intanto, però, più di 1400 lavoratori presto potranno tornare alla vecchia occupazione, sebbene nel nuovo mega-ente. E porre fine alle proteste assai plateali nei giorni scorsi, quando qualcuno di questi dipendenti ha persino minacciato di gettarsi dal ponte su Viale Regione siciliana, a Palermo.

E un’altra speranza, un po’ più vaga a dire il vero, salta fuori dalla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana di oggi. Un avviso molto misterioso, a dire il vero. “Si comunica – si legge in Gurs – che il CIAPI di Priolo, in ottemperanza alla richiesta dell’Amministrazione regionale inerente l’esecuzione della Garanzia Giovani, bandirà una selezione pubblica per titoli e colloquio per l’assunzione con contratti a tempo determinato di unità di personale”. Manca appena qualche dato: quando, quante persone, per quanto tempo? L’avviso (anzi, in questo caso si può parlare di un ‘avviso di un avviso’) rimanda al futuro. “Il testo integrale del bando, l’indicazione dei profili professionali, dei livelli giuridico economici, dei requisiti e delle modalità di partecipazione alla sopraindicata procedura di selezione – prosegue infatti l’Avviso in Gurs – sarà pubblicato nei siti online del CIAPI di Priolo www.ciapiweb.it e della Regione siciliana www.regione.sicilia.it/lavoro”. Quando? Un mistero. Ma un mistero risolvibile. Basta telefonare, come suggerisce lo stesso avviso, all’ufficio UOB 1 del Ciapi di Priolo (tel. 0931-771103 – 760495 – 735737). Vale la pena di provare.


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