Promozioni al Comune | Archiviazione per Lombardo - Live Sicilia

Promozioni al Comune | Archiviazione per Lombardo

Promozioni al comune di Catania. Archiviazione per il presidente Lombardo.

Promozioni verticali di massa al comune di Catania con un presunto danno erariale milionario. Il pm Alessandra Chiavegatti ha chiesto e ottenuto l’archiviazione del procedimento a carico, sino a poche settimane addietro, del presidente della Regione Raffaele Lombardo e degli onorevoli Giuseppe Arena (Mpa) e Nino D’Asero (Pdl). Contemporaneamente però è arrivato il rinvio a giudizio di sette amministratori del Comune di Catania: Francesco Bruno, Vincenzo Castorina, Salvatore Di Gregorio, Valerio Ferlito, Roberto Politano, Carmelo Pricoco, Carmelo Reale.
L’unico reato che al momento resta in piedi è quello di falso, compiuto -secondo il Gup Francesca Cercone del Trbunale di Catania – da ragionieri generali e funzionari in sella all’amministrazione guidata dall’ex sindaco Umberto Scapagnini. Attraverso atti falsificati, migliaia di dipendenti comunali avrebbero beneficiato di stabilizzazioni e/o promozioni verticali in violazione di numerose -secondo l’accusa- norme di legge. Un percorso iniziato nel Duemila dall’allora assessore al Personale Raffaele Lombardo che contemporaneamente era vicesindaco di Umberto Scapagnini.
Un rapporto idilliaco quello tra i 6mila dipendenti comunali e i politici del centro-destra che è stato già oggetto delle condanne del processo Cenere: il giorno prima delle Comunali 2005 sono stati effettuati migliaia di bonifici ai dipendenti comunali a titolo di rimborso previdenziale per l’emergenza cenere vulcanica.
Raffaele Lombardo è stato sentito prima del Natale 2011 e ha convinto il pm Alessandra Chiavegatti che ha ritenuto non sussistere a suo carico l’elemento soggettivo del reato di abuso d’ufficio, stesso discorso per gli onorevoli regionali Arena e D’Asero. Per tutti e tre, nelle scorse settimane, è stata chiesta e poi disposta l’archiviazione.
Nei giorni scorsi si è svolta l’udienza preliminare che ha prodotto il rinvio a giudizio di sette imputati, tra i quali spiccano Francesco Bruno, che contemporaneamente era ragioniere generale al Comune di Scapagnini e alla Provincia regionale guidata sino al 2008 da Lombardo e l’ex direttore del Personale Carmelo Reale, anche lui contemporaneamente direttore del Personale al Comune e alla Provincia. Per tutti gli imputati incombe il rischio prescrizione

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