PALERMO – “Al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia-Cervello i posti letto per l’osservazione breve intensiva (Obi) sono soltanto 9. È quanto ho appreso dalla risposta alla richiesta di accesso agli atti, che ho inoltrato a tutti gli ospedali di Palermo, in seguito a una serie di ispezioni, condotte poche settimane fa presso alcuni pronto soccorso della città”. Lo afferma la deputata siciliana alla Camera, Giulia Di Vita.
“Tra le criticità più drammatiche che ho riscontrato, quella dei tempi di attesa e sovraffollamento, causate specialmente dalla mancanza di posti letto in reparto – aggiunge la parlamentare -. Villa Sofia-Cervello mi ha risposto fornendomi una tabella di 148 pagine di dati grezzi da elaborare, mentre il piano di miglioramento prevedeva una riduzione del 2% del numero di pazienti in attesa oltre le 24 ore previste dalla legge, già nel primo semestre 2017. Non si sa ancora se raggiunta o no, ma intanto viene specificato che, essendo i posti letto solo 9, ‘il superamento della capienza di tali aree Obi è costante’ e che ‘la causa principale che determina un ritardo nei tempi di ricovero è da individuare nell’incremento del numero di pazienti da ospedalizzare e nella riduzione dei posti letto disponibili in accordo alla riorganizzazione della rete ospedaliera regionale’”. La deputata esprime solidarietà per quanto accaduto alla celebre fotografa Letizia Battaglia, ma “mi spiace notare che il grosso problema del sovraffollamento dei pronto soccorso siciliani, che purtroppo è quotidiano, riesca ad avere risalto mediatico soltanto se uno dei pazienti è un nome di prestigio”. “Ciò ormai non accade più solo in occasione dei picchi stagionali, prevedibili e quindi gestibili, ma è diventata la normalità. Al governo regionale basterebbe recarsi un giorno qualunque al ps dell’ospedale Ingrassia, ad esempio, per rendersi conto della gravità della situazione”.
