PALERMO – “Noi ci candidiamo a costruire, o meglio, ricostruire, la sinistra palermitana e, perchè no, siciliana. L’obiettivo è raggruppare la sinistra dispersa e diffusa di Palermo che si vuole collocare come noi nell’area del centro-sinistra. Attenzione, non una sinistra radicale ma radicata nel territorio, una sinistra di governo legata al Pd e al movimento del governatore Crocetta e che sia in grado di battersi per le grandi questioni sociali”. Con queste parole il presidente di Prospettiva Politica, Ninni Terminelli, ha commentato la formale ufficializzazione, avvenuta oggi al Teatrino delle Beffe di Palermo, dell’alleanza con il Movimento Più, che alle ultime regionali di ottobre sosteneva la candidatura di Rosario Crocetta.
Terminelli non chiude le porte all’Udc e, più in generale, alle forze moderate, che in questo momento, almeno in Sicilia, sostengono l’azione di chi governa, “perchè non consideriamo alcun approdo scontato e ci apriamo al dialogo, anche a Sel”, ma precisa che il radicamento del suo Movimento “è inevitabilmente a sinistra, non al centro”.
Il modello resta dunque l’azione politica di Crocetta, al quale il presidente di Prospettiva Politica riconosce “di aver intrapreso un percorso chiaro, visibile. Cosa che non ha fatto, per esempio, l’Amministrazione di Leoluca Orlando per questa città, che sembra completamente abbandonata. Sembra quasi che Orlando faccia il sindaco per trovare un posizionamento politico e non per un progetto di risalita della città. Francamente non cogliamo segnali di una nuova primavera orlandiana nè vedo una chiara discontinuità con l’Amministrazione Cammarata. Faccio fatica a individuare qualcosa di positivo nell’azione della Giunta comunale – conclude il presidente – , fatta eccezione per il lavoro sulla scuola e per alcune individualità coinvolte nel campo della cultura”.
Più battagliero il portavoce del Movimento Più Giuseppe Valenti, che sottolinea che “l’obiettivo è quello di costruire una sinistra dei movimenti, delle associazioni, dei cittadini. I partiti sono all’angolo, lo devono capire. Noi non vogliamo cambiare il contenitore, che è e resta sempre l’area del centro-sinistra, con il particolare riferimento del Pd. Non credo debbano essere i movimenti a governare. Ma noi vogliamo cambiare il contenuto. I partiti devono cambiare rotta. E soprattutto certe persone, certi burocrati se ne devono andare e basta”.