PALERMO – Mentre nella maggior parte dei licei palermitani si torna alla normalità, in diversi istituti la protesta studentesca non sembra placarsi. È il caso del liceo Benedetto Croce, sito a pochi passi dalla Cattedrale, dove gli studenti hanno occupato la struttura da ormai due settimane. Lo scientifico, in cui come in altri istituti si svolgono assemblee su tematiche d’interesse nazionale, è storicamente fra gli istituti che porta avanti con forza le proprie proteste schierandosi spesso con il fronte del dissenso. “Il nostro liceo è occupato dal 19 novembre – ha detto Raffaele Mariolo, uno dei rappresentanti d’Istituto – come il risultato di un’assemblea in cui la maggioranza degli studenti ha votato con circa 1300 preferenze. Le motivazioni che hanno portato a questa decisione sono fondamentalmente tre: il ddl nazionale che portava l’inserimento di enti privati all’interno degli enti collegiali, i tagli alla scuola fatti dalla Gelmini che proseguiranno fino al 2015 e la manutenzione straordinaria delle scuole perchè in particolare a Palermo le strutture ci cadono letteralmente a pezzi”.
E in effetti, guardardosi intorno all’interno dello storico edificio nel quartiere dell’Albergheria, sono tante le criticità che gli alunni lamentano, dalle porte delle aule fatiscenti alle scale antincendio del tutto inutilizzabili. “Qui nella sede centrale – prosegue Mariolo – abbiamo un vero e proprio buco nelle scale antincendio del quarto piano quindi ciò che chiediamo è che i fondi regionali vengano destinati per la manutenzione straordinaria del nostro e di tutti gli altri licei che hanno danni ancor peggiori”. Un segnale da parte della Regione che, proprio ieri, è arrivato attraverso Nelli Scilabra. L’assessore regionale alla Formazione con una visita quasi a sorpresa ha infatti espresso solidarietà a tutti i licei al momento occupati ribadendo che “Gli studenti delle scuole siciliane stanno occupando per difendere il loro futuro, e l’azione del governo deve difendere i sogni delle nuove generazioni”.
“Con l’assessore abbiamo discusso dei tavoli tecnici che intende portare avanti nei prossimi mesi – ha affermato Benjamin Williger, altro rappresentante degli studenti al Croce – e quello che ha già fatto nella prima parte del suo mandato. Ci ha inoltre fatto la promessa che si impegnerà a migliorare la condizione della nostra scuola, non intesa come Benedetto Croce, ma più in generale per tutte le strutture del capoluogo e, inoltre, che si impegnerà a presentare un ddl sul diritto allo studio che nelle altre regioni esiste già da trent’anni. Ci auguriamo che ai buoni propositi seguano in concreto i fatti”.
Non solo occupazione dunque. Nell’edificio che ospita il liceo, in antichità uno dei primi ospedali della città per opera di Sebastiano Ordonez, si organizzano attività quotidiane per non perdere il vero spirito dell’occupazione: “Il nostro lavoro d’organizzazione è stato costante – conclude Williger – alle già accennate assemblee abbiamo fatto seguire corsi di fotografia e cineforum contro il femminicidio. Per noi studenti queste giornate sono dense di significato e di sicuro rappresentano un’opportunità di confronto e sviluppo”.
AGGIORNAMENTO: Nel pomeriggio di martedì 3 dicembre il presidio al Benedetto Croce si è concluso dopo quasi due settimane.