CATANIA – Il gruppo Famiglia, Lavoro e Solidarietà confluisce nell’Udc. Da stamani è ufficiale. Ad annunciarlo in aula è il consigliere eletto nel comune di Belpasso, Giuseppe Zitelli. Al momento di prendere la parola, nel display elettronico si legge ancora la sigla FLS. Ma è solo un dettaglio, come lo era del resto l’ufficialità di questo passaggio. La notizia del cambio di casacca del “gruppo Leanza” era già stata anticipata nei scorsi giorni da LiveSiciliaCatania. Ma questo non è il solo annuncio di oggi. Dal banco della presidenza, anche Giovanni Leonardi, assieme al collega e amico di Scordia Rocco Cristoforo, eletto pure lui nell’Mpa, rende noto il passaggio alle sponde dell’Udc, ma – chiarisce all’aula- in “quota Sammartino”.
Dà il “benvenuto” ai nuovo compagni di partito il capogruppo Udc Antonio Danubio, che definisce i nuovi ingressi come “un bel regalo d’inizio anno”. Ma le sorprese non sono finite: torna nell’Unione di Centro anche Elio Vanella, subentrato nel novembre 2011 al posto dell’ex Udc, passato poi al Pid, Antonino Sangiorgi, costretto a dimettersi, dopo aspre polemiche, perché coinvolto nell’inchiesta di mafia “Iblis”. Sale dunque a nove il numero dei consiglieri dello scudocrociato in aula. E stando ad alcuni rumors, entro breve potrebbero salire addirittura a dieci i consiglieri Udc. Anche l’ex Pdl Antonio Sinatra sarebbe dato in direzione del partito di Cesa e Casini. Stando a questi numeri, l’Unine di centro diventa il secondo gruppo in seno al consiglio provinciale, alle spalle dei dodici consiglieri del Pdl. Ma davanti agli ormai sei dell’ex Mpa.
Una parabola assolutamente singolare per un partito che nel 2008, col 8,5 % dei voti, riuscì ad eleggere soltanto tre consiglieri fra i banchi di Palazzo dei Minoriti. Di questi, Antonio Danubio, consigliere vicino al coordinatore regionale Giampiero D’Alia e al sindaco di Valverde Angelo Spina, è l’unico rimasto convintamente tra le fila dell’Udc. Dal canto suo Danubio oggi sente la responsabilità di guidare un gruppo consiliare dal forte peso elettorale. L’agenda del gruppo in aula, per questi ultimi tre mesi di consililiatura, nella mente di Danubio è già chiara: “Dobbiamo stare al fianco dei lavoratori”, ha detto a LiveSicilia Catania. Cogliendo pure l’occasione per lanciare la prossima battaglia per la Pubbliservizi: “Non deve essere toccata. In Sicilia non bisogna levare il lavoro, ma bisogna – a tuonato il capogruppo Danubio- darlo trovando soluzioni in favore della produttività”.
Entusiasta del nuovo approdo è Giuseppe Citelli, che a margine della seduta di oggi ha riferito a LiveSicilia Catania gli obiettivi dell’Udc sul territorio etneo: “Ci candidiamo a essere il primo partito sia in Provincia che al comune di Catania. In queste settimane – ha riferito l’ex esponente di Fls- ci siamo consultati tantissimo all’interno del nostro gruppo, e sia io che il consigliere Parrinello, ma anche Benedetto Anfuso, ci siamo convinti che l’Udc sia l’unico partito che a tutti i livelli possa dare risposte positive alla gente”.
A margine della seduta di oggi, il Presidente del consiglio Giovanni Leonardi ha spiegato i motivi che lo hanno portato a lasciare il movimento di Raffaele Lombardo: “Non è un caso che questa scelta sia avvenuta a ridosso del voto politico. Infatti -ha dissipato ogni dubbio- la mia scelta è politica: non sono mai mai stato berlusconiano e non riesco a riconoscermi nella leadership di Bersani. Il Pds/Mpa in questi giorni dovrà optare per una delle due coalizioni. Io invece sono un democristiano, convinto della bontà dei valori cattolici, e non mi riconoscono in nessuno dei due poli. Torno dunque all’Udc, partito in cui – ha concluso Leonardi- ho già militato sin dalla sua fondazione”.