CATANIA – C’è forte preoccupazione per il futuro lavorativo dei 400 lavoratori della partecipata Pubbliservizi spa della Provincia di Catania. Nonostante i buoni propositi manifestati dai commissari Antonella Liotta e Giuseppe Romano, durante gli incontri con i sindacati non è stato registrato alcun concreto cambio di rotta per evitare il peggio. Per questo, FILCAMS CGIL , FISASCAT CISL e UIL TRASPORTI, insieme a Cgil, Cisl e Uil di Catania, proclamano lo stato di agitazione della categoria, ed in segno di protesta è stato effettuato un primo sit-in davanti al Centro Fieristico le Ciminiere sito in Viale Africa, ma i lavoratori si riservano di attuare ulteriori iniziative a sostegno della vertenza.
“Nessun provvedimento è stato preso per correggere gli abusi, sprechi e ingiustizie più volte denunciate. – spiegano i rappresentanti sindacali- Nulla è stato fatto per eliminare gli appalti di manutenzione. E’ scandaloso dovere constatare che mentre le maestranze addetti a tali servizi sono costretti a non lavorare per mancanza di manutenzione ai mezzi, gli stessi lavori vengono dati in appalto a terzi con spreco di denaro pubblico. Per contro, al fine di ridurre i costi di gestione, l’azienda ha pensato bene di decurtare, illegittimamente, le retribuzioni delle fasce più deboli, mentre altri continuano a godere di privilegi inaccettabili.
Nulla è stato fatto per eliminare le anomalie di inquadramento, livelli e mansioni dei dipendenti. Più volte è stato chiesto che tali anomalie venissero sanate in questa fase in quanto difficilmente lo si potrà fare nella fase successiva alla costituzione della città metropolitana di Catania e alla costituzione dei liberi consorzi”.