SANT’AGATA LI BATTIATI (CATANIA) – “Ogni consigliere comunale ha diritto a chiedere le dimissioni di un presidente, di un sindaco, di un assessore, con le dovute motivazioni. Tuttavia, resto molto perplesso sui temi per cui vengono invocate quelle del sottoscritto ed è mio dovere spiegare, per non confondere i cittadini e non alimentare sterili polemiche: dissento pienamente dalla definizione “poco trasparente”.
A parlare è Mario Pulvirenti, presidente del consiglio comunale di Sant’Agata li Battiati. Tirato in ballo nelle scorse ore, risponde prontamente alle accuse.
“Ogni azione è pubblica e pubblicata e ci mancherebbe altro è la Legge!”, prosegue. Ed ancora: “Il lavoro è iniziato – condiviso da tutti i gruppi consiliari – dal 15.01.24 in commissione, poi approvato, dopo intenso dibattito, in consiglio il 09.05.24 all’unanimità, compreso il sottoscritto ed il collega Lo Sauro.
Successivamente gli uffici, che sono deputati ad istruire le delibere, mica queste sono composte dal presidente di un consiglio, ci hanno chiesto delle specifiche su alcuni articoli, che ho condiviso assieme ad altri colleghi e su cui abbiamo lavorato per ripresentare il testo in seduta.
Testo che è stato per altro ritirato, poichè non ancora pronto. Sul tema dei gettoni di presenza, che credo ammontino a circa 18 euro a battiati, a suo tempo, l’idea era quella di adeguarsi ai criteri di altri consigli comunali e ai riferimenti del TUEL e ripeto, non potrebbe che essere così!”.
Infine: “Poi sulle eventuali conseguenze e sugli organi citati dal Consigliere Lo Sauro, risponderanno nel dettaglio i tecnici in Consiglio. Il confronto politico, anche duro, deve essere basato esclusivamente sui temi e dunque mi riservo di tutelare la mia immagine nelle opportune sedi”.