Sant'Agata Lì Battiati, Lo Sauro chiede le dimissioni di Pulvirenti

Sant’Agata Lì Battiati, Lo Sauro chiede le dimissioni di Pulvirenti

Polemiche sul presidente del consiglio comunale

SANT’AGATA LI BATTIATI (CATANIA) – Non si placano le polemiche all’interno del civico consesso del Comune etneo: durante la seduta del 23 settembre scorso, dopo un acceso dibattito su una proposta di delibera di modifica del regolamento del Consiglio comunale, il consigliere Vittorio Lo Sauro ha chiesto le dimissioni del presidente Pulvirenti, accusandolo di gravi inadempienze.

“Per mezzo di un’operazione poco trasparente, era stata proposta una modifica al regolamento del Consiglio comunale che mirava a istituire un gettone di presenza per le commissioni consiliari non amministrative – ha commentato Lo Sauro – e questo in contrasto con il dettato normativo imposto dal Tuel (Testo Unico Enti Locali), poiché le norme generali riguardanti i gettoni di presenza sono stabilite a livello statale e non possono essere modificate dal Consiglio comunale”.

È vero che la legge lascia dei margini di autonomia regolamentare – ha continuato – ma nel caso dei gettoni di presenza il Consiglio comunale può disciplinare alcuni aspetti di natura attuativa, come ad esempio la modalità di erogazione o dei criteri accessori, ma sempre nei limiti imposti dal Tuel”.

Mi riservo di presentare formale mozione di sfiducia – ha dichiarato Lo Sauro – poiché ritengo che il mio compito di rappresentante dei cittadini di Battiati sia anche quello di controllare le delibere che potrebbero avere un impatto sulle casse comunali e quindi sulle tasche dei cittadini”.

Nello specifico, per questa proposta di delibera non è stato richiesto il parere obbligatorio, seppur non vincolante, dei revisori dei conti né quello del tesoriere comunale. Stessa cosa è avvenuta quando abbiamo discusso degli sgravi sulla Tari per chi adotta un cane dal canile, una misura iniqua alla quale mi sono opposto – ha concluso Lo Sauro – i due provvedimenti sono stati ritirati, ma se fossero stati approvati, i consiglieri avrebbero potuto rischiare accuse di appropriazione indebita e danno erariale”.


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