Pusher latitante a Londra| trovato per una foto su facebook - Live Sicilia

Pusher latitante a Londra| trovato per una foto su facebook

ARRESTATO DAI CARABINIERI DI TAORMINA
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Bonariamente potrebbe essere definito stolto, Michele Grasso, 26 anni, di Taormina, latitante dall’aprile 2010, quando una sentenza del Tribunale di Messina lo condannava a 5 anni di reclusione, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Stolto perchè ha fornito ai carabinieri della Compagnia di Taormina indicazioni specifiche del luogo nel quale si era rifugiato. Maldestramente, infatti, Grasso, forse per nostalgico amor di Patria, ha mantenuto i contatti con gli amici siciliani. Come? Attraverso il più diffuso tra i social network: faceebook. Lì, l’incauto latitante postava proprie foto. Due, in particolare, hanno consentito agli investigatori dell’Arma di scoprire dove si era nascosto. La prima, che lo ritraeva a braccetto con il presidente degli Stati Uniti, aveva per un attimo depistato i carabinieri: “Possibile fosse in America? Ed ancora: e se c’era, possibile fosse così “intimo” con Obama?”. No, si sono detti, almeno al secondo interrogativo.

Ecco che cominciano le indagini. La foto, che mostra un sorridente Obama avvinto in un abbraccio ad un ancor più sorridente Grasso, aveva uno sfondo che ha chiarito ogni possibile rapporto esistente tra uno spacciatore di taorrmina ed il primo uomo d’America. Lo sfondo era quello del museo delle cere di Londra. Lo stesso Obama era, ovviamente, di cera. La seconda foto postata su faceebook, infine, ha ulteriormente fatto luce sul rifugio della “primula rossa” taorminese. Il giovane, infatti, che a Londra aveva trovato lavoro presso una pizzeria, si era fatto immortalare con i colleghi davanti all’ingresso del locale, proprio sotto l’insegna. Meglio di così non poteva andare ai carabinieri: avevano indicazioni anche sul sobborgo londinese, Woodford, nel quale aveva trovato lavoro il latitante. La polizia di Londra, cui è pervenuta la segnalazione dall’Italia, ha provveduto alla estradizione di Grasso, già rimpatriato ed attualmente detenuto al carcere romano di Regina Coeli.

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