Quale futuro per Lombardo? L'avvocato Raimondi: "Non esiste l'autosospensione" - Live Sicilia

Quale futuro per Lombardo? L’avvocato Raimondi: “Non esiste l’autosospensione”

La notizia dell’indagine della Procura di Catania a carico del Governatore Lombardo per “concorso esterno in associazione mafiosa” ha innescato non solo un coro di reazioni politiche, ma anche la corsa verso possibili scenari di natura tecnico-giuridica. Cosa accadrà al presidente della Regione qualora i pm etnei dovessero chiederne l’arresto? Lombardo, nonostante sia presidente della Regione non gode dell’immunità parlamentare, mentre per il fratello Angelo,deputato nazionale del Mpa, anche lui indagato per lo stesso reato, sarebbe necessaria l’autorizzazione a procedere da parte della Camera. Livesicilia ha parlato di questo con Salvatore Raimondi, avvocato palermitano e professore di diritto amministrativo.

Prof. Raimondi. fermo restando che la situazione è ancora in divenire e dalla Procura di Catania si mantiene un ferreo riserbo, cosa potrebbe accadere al presidente Lombardo nei prossimi giorni? Potrebbe finire in carcere nel caso in cui arrivasse un ordine di custodia cautelare?
“Mi sembra estremamente improbabile questo. Allo stato attuale c’è da dire questo: l’iscrizione sul registro degli indagati non comporta alcuna conseguenza da questo punto di vista. E nemmeno il rinvio a giudizio produce conseguenze immediate”.

Intanto il Governatore ha convocato la giunta e prende corpo l’ipotesi di un’autosospensione. Quali scenari aprirebbe questa eventuale decisione di Lombardo?
“L’autosospensione è una cosa che sostanzialmente non esiste. Secondo quanto previsto dallo Statuto siciliano, quello che può fare il presidente è farsi sostituire da un vice che svolgerebbe le sue funzioni. Ma questa è una situazione che non si potrebbe protrarre a lungo.”

Quindi cosa ci si può attendere, in punto di diritto, rispetto alla guida politica della Regione?

“E’ difficile dirlo. Secondo quanto previsto dalle norme, la sospensione dalla carica scatta nel caso di misure coercitive, oltrechè nel caso di condanna per 416 bis, visto che stiamo parlando di questo. Ma ripeto il semplice avviso di garanzia o l’iscrizione sul registro degli indagati non comporta alcuna conseguenza giuridica.”


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