“Quel rup non s’ha da fare” |Veto dalla Prefettura - Live Sicilia

“Quel rup non s’ha da fare” |Veto dalla Prefettura

Il nuovo cda del consorzio per la depurazione dei liquami è al lavoro per evitare di perdere i 23 milioni di euro finanziati dal Cipe. Intanto esplode il caso Russo.

DEPURATORE DI MASCALI
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MASCALI. Si è insediato ieri il nuovo consiglio d’amministrazione del consorzio per la depurazione dei liquami, che riunisce i comuni di Giarre, Mascali, Riposto, Fiumefreddo di Sicilia e Sant’Alfio. L’elezione del neo presidente Michele Maugeri, ordinario di geotecnica all’Università di Catania, è giunta al termine di settimane di trattative. Dopo la fumata nera della prima assemblea il nome di Maugeri, docente che vanta una quarantennale attività accademica, ha messo d’accordo la commissione prefettizia di Mascali ed i sindaci degli altri quattro comuni. Completano il cda l’avvocato penalista Giovanni Spada e l’ingegnere Giuseppe D’Amico.

Sull’ente consortile ormai da tempo si è concentrata una grande attenzione. Il Cipe ha infatti stanziato circa 23 milioni di euro per il completamento del sistema fognario e per la realizzazione del terzo modulo e della condotta sottomarina. Uno dei più grossi finanziamenti degli ultimi anni dell’intero comprensorio, ma non solo. Come conferma il neo presidente. “E’ uno dei più importanti di tutto il meridione in questo momento – ha detto l’ingegnere Maugeri – Forse solo il finanziamento del progetto per l’avviamento delle banchine del porto di Catania è superiore a questa cifra”.

Da sinistra a destra: Giuseppe D'Amico, Michele Maugeri e Giovanni Spada

Già lunedì il cda incontrerà l’architetto Venerando Russo, il responsabile unico del procedimento, per verificare lo stadio della progettazione. Il rup resta un altro nodo da sciogliere. Da indiscrezioni, confermate dal presidente Maugeri, il nome dell’architetto Russo, attuale dirigente del comune di Giarre, non andrebbe a genio alla commissione straordinaria insediatasi a Mascali ad aprile. Venerando Russo, nominato dirigente dall’ex amministrazione comunale mascalese, sarebbe considerato troppo “vicino” a Biagio Susinni, il cui nome ruota attorno alle vicende che hanno determinato il doppio scioglimento del comune prima nel 1992 e poi, poco più di vent’anni dopo, nel 2013.

L’interessato non entra nel merito del veto posto dalla commissione prefettizia ma si limita a dire: ““Questo è solo un pensiero e non so di chi. Io sono un professionista – dichiara Venerando Russo – della pubblica amministrazione e opero equidistante da qualsiasi partito politico o vicinanza a chicchessia. Per l’eventuale revoca dell’incarico – aggiunge – sarà necessaria una valida motivazione”. Ma il cambio di rup non avverrà comunque prima dell’approvazione del progetto. I tempi sono strettissimi. Entro dicembre il consorzio dovrebbe indire la gara d’appalto. Ad oggi non si è ancora conclusa la fase di progettazione. Nei prossimi giorni sarà chiesta una proroga. “Credo che riusciremo ad ottenerla – prosegue Russo – scongiurando così la perdita del finanziamento”.

Sarebbe il secondo per l’hinterland ionico dopo i 18 milioni di euro sfumati, destinati alla realizzazione dello svincolo autostradale di Mascali.

 


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