Quest'anno e poi l'anno che verrà | L'eroe è il palermitano che spera - Live Sicilia

Quest’anno e poi l’anno che verrà | L’eroe è il palermitano che spera

foto di Fabio Cavasenna

Commenti

    bellissimo articolo !!! purtroppo è davvero così .. BUON ANNO

    Si spera sempre in qualcosa che non avverrà mai.
    Ma quando finiremo di credere alle favole?

    condivido in assoluto “Palermo città del Prode Orlando”Nel mondo dei pupi

    Complimenti, ma la sua è una descrizione ideale; lo spirito di sopravvivenza impone, purtroppo, qualche piccolo compromesso. Pensa Lei, ad esempio, che valga la pena non spendere un euro di pizzo/posteggio per poi ricorrere alle centinaia di euro da dare al carrozziere e subire il beffardo sorriso del posteggiatore già varie volte multato e diffidato ma sempre lì sta, incurante delle sanzioni perché nullatenente e ” Chi mi ponnu fari? Manco mi ponnu arristari ca tantu nesciu subbitu e accuminciu arrieri! ”
    Lo so che mi attirerò le critiche dei puri e so che si comincia dall’euro del posteggio e si arriva chissà dove, ma un pò di realismo in questa realtà di fratellanza e amore, lordura e disoccupazione, servizi ideali e disservizi reali ci vorrà pure, per resistere.
    Buon anno!

    Auguro alla città di palermo che il sindaco si dimetta

    Si si bellissimo articolo, ma alla fine cosa cambia? Niente, anzi sempre peggio!

    Bravo Dr. Puglisi ottimo e reale articolo. Tutto il resto è poesia.

    Prima di fare altri danni (tram, tasse locali, ecc.)

    meraviglioso articolo! lascio perdere la metafisica per comprendere le dinamiche di questa atipica città!

    Chi di speranza vive disperato muore. A Palermo questo proverbio trova realtà nei fatti e nelle parole. Avendo, oramai, perso la certezza del diritto sopravviviamo nella speranza. Tempo perso.

    Senza speranza non avrebbe senso vivere. E giusto e doveroso sperare in un futuro migliore in una città vivibile, in una Italia dove la giustizia funzioni e sia veramente e non solo sulla carta uguale per tutti. Il governo bene fa ad esprimere lotta dura alla evasione ma nulla dice e propone contro la corruzione. Avremmo migliori servizi migliori strade e ponti non avremmo più corrotti se avessero aumentato le pene e tolto tutti beni ai corrotti. i

    Un pezzo breve, denso di un’atroce sofferenza per una terra bellissima, ma caotica e infernale, eternamente sommersa nell’immondizia, senza prospettive di lavoro per il nostro capitale umano, incapace di fermare l’emorragia giovanile che uccide anche la speranza nel futuro. Ci vuole il coraggio di ribellarsi alla limitatezza del soffocante presente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Nella vicenda salta subito anche all'occhio di un profano intanto qualsiasi presupposto per ipotizzare il resto di sequestro: la ONG e quindi le persone a bordo potevano andare dove volevano. Il sequestro si verifica quando non si può andare da nessuna parte perché un altro soggetto te lo impedisce Andiamo all'altra fattispecie di reato ossia rifiuto di atti d'ufficio. La frittata va rovesciata in toto. Salvini avrebbe potuto essere perseguito se non avesse seguito la legge che non permette l'approdo di soggetti in modo clandestino. Questi i fatti tutto il testo e' aria fritta. Le incongruenze della giustizia italiana: gli stessi fatti a Catania non hanno dato luogo ad alcun procedimento penale; il ministro Lamorgese ha adottato più volte il comportamento di Salvini ma non é mai stato perseguito. Cosa si vuole di più: se questa non é politica mi si dica che é diritto. Bisogna avere proprio la faccia tosta. AVANTI CON LA RIFORMA CHE NON SE NE PUÒ PIÙ MAGARI ADOTTANDO IL COMMONLAW ALL'INGLESE.

Dare nuove risorse umane a un Corpo ormai vecchio, stanco e demotivato è senza dubbio necessario e migliorativo. Ma anche assumendo 1000 agenti non risolverebbe il problema incendi: oltre la perniciosa inadempienza dei comuni verso chi ha abbandonato i propri fondi o la mala giustizia verso gli allevatori, bisogna innanzitutto acculturare le genti iniziando dalle istituzioni, statali in primis e via via tutte le altre.

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI