"Qui è impossibile fare impresa" | L'imprenditore scappa dalla Sicilia - Live Sicilia

“Qui è impossibile fare impresa” | L’imprenditore scappa dalla Sicilia

Commenti

    in Sicilia il male sono i politici Siciliani! sempre gli stessi da un trentennio

    Comodo dare la colpa alla politica.il problema della sicilia sono i siciliani!!Noi tutti se avessimo il coraggio di chiedere aiuto,accettando che venisse inviato un commissario da paesi civilizzati del centro/nord europa potremmo comprendere cos’è la civiltà ed il rispetto delle regole.I politici siciliani altro non sono che siciliani non giriamoci intorno è la nostra formamentis che determina il risultato disastroso di questa regione.Quando i ragazzi lasciano la propria terra per trasferirsi all’estero io sono felice per loro!!! Anche se non faranno fortuna economica riceveranno un formazione di cultura dell’educazione che noi non potremmo mai garantire.Ho detto semplicemente la verità!!!

    … buona fuga!!

    1) Le strade e la viabilità sono quelle dal 2004 ad oggi;
    2) la penuria d’acqua impone un uso limitato (accade anche in lombardia nei comuni montani);
    3) per una multa facciamo pure ricorsi ?

    Ma dai… Ho aperto l’articolo pensando all’ennesimo raket mafioso del pizzo e mi ritrovo uno che addirittura fugge per stè cose.

    P.S.

    Ma la pista di elicotteri ? In vacanza a Gangi ci va Briatore ?

    Concordo. Le strade impraticabili c’erano già nel 2004. Allora non rappresentavano un problema?

    Informarsi di quali sono le normative per una piscina aperta al pubblico prima di realizzarla?

    Infine non ho capito cosa c’entra il discorso dell’immondizia con l’attività chiusa.

    Mi sa che l’imprenditore ha chiuso per ben altri motivi.

    Buonasera caro sig.Notarrigo capisco tutta la sua e giusta amarezza ,ma proprio perché siamo in un paese senza rispetto x il cittadino ma la prego non scenda e neanche venda la sua villa non vorrei proprio perché siamo in un paese s.za scrupoli che qualcuno speri in questo suo passo per approfittarne di questa sua bella struttura.
    Rimanga là nelle sue origini e anche in maniera orgogliosa perché prima o poi qualcosa cambierà;ma solo se non lasciamo questa terra nelle mani sbagliate.

    “Qui è impossibile fare impresa” . L’imprenditore scappa dalla Sicilia . Questa è una vecchia storia in particolare, tutta siciliana. Che stranamente si ripete grazie ai registi della cosa pubblica e agli attori imprenditori che sistematicamente ricadono su progetti di comparse coadiuvate da elettori consumatori devianti in una sorta di rete socio economica sfondata, non riparata da nessuno, sia individuale che collettivo. Per similitudine, una rete da pesca sfondata non è in grado di pescare pesci. In materia socio economica ogni nodo rappresenta una attività comunque strettamente legata alle altre attività sotto l’aspetto funzionale e produttivo. E nessuna di questa può fare a meno di tutelare e salvaguardare le altre vicine e/o lontane. Contrariamente, si producono rotture con danni comuni non facilmente riparabili sotto l’aspetto economico, specie col venire meno di operatori dell’indotto e di consumatori in genere.

    Situazione grave nelle Alte Madonie. Viabilità, Sevizi di comunicazione, Sanità ecc. Nella sproblematica qui sopra esposta, molto probabilmente non sono parole esposte dal Sig. Notararigo ma da qualche politico fuori da tutti i giochi. Stai sereno

    Fugge anche da gente come Lei

    Ha tracciato perfettamente cosa accade in questa terra .

    Oggi fare impresa in Sicilia è diventato difficile, se non Impossibile. La pubblica amministrazione dovrebbe chiedere alle imprese cosa serva per andare avanti e crescere, invece ecco uno dei tanti esempi.

    Lei che commenta, sicuramente sarà un impiegato pubblico, che a fine mese puntualmente riceve la sua prebenda.
    Sono un impiegato pubblico. E qualche anno fa ho aperto un’attività commerciale per le mie figlie (ho preferito farle restare nel nostro territorio, piuttosto che vederle partire in cerca di lavoro). Orbene, capisco l’imprenditore al cento per cento. Nella mia attività privata, sono piovute fin da subito tutte le incombenze burocratiche. Senza che l’impresa avesse reddito ho dovuto pagare camera di commercio, bilanci, tasse sui registri, tasse immondizia, suolo pubblico, assicurazione obbligatoria, Irpef, IVA, Siae ecc. ecc. Dopo qualche anno, sto cominciando seriamente a pensare di chiudere e continuare a fare solamente l’impiegato pubblico. Fino a quando sei soltanto dalla parte dell’impositore, non si capiscono le difficoltà degli imprenditori, almeno quelli onesti. Povera Italia

    Leggo l’articolo e rifletto. Caro amico imprenditore, premesso che penso che tu abbia realizzato tutto con fondi privati, senza alcuno aiuto da parte di fondi europei a zero interessi o quasi, ma poi rifletto e dico:a Milano si può buttare l’immondizia ad ogni ora del giorno e della notte, indifferentemente? Non è risaputo che, per questioni igienico sanitarie, l’acqua in una struttura ricettivo turistica alberghiera deve essere “ad uso potabile”(i tuoi tecnici, avendo speso milioni per la trasformazione del casale non ti hanno informato?) Concludo quindi che bisogna cominciare a cambiare registro, la Sicilia non è più terra di conquista, da parte di avventori che arrivano depredano e magari poi chiedono i danni… Ma non è il tuo caso caro imprenditore, dato che tu sei sicuramente vittima della “cattiva politica” e qui in Sicilia non ti vogliono.

    sicuramente tu non sei un imprenditore e non potrai mai capire la parola sviluppo e prosperità.
    sono certo che per te lo sviluppo e quello di elemosinare all’apparato pubblico fondi per poter sopravvivere, lavorando poco o niente e lamentandoti per quel poco che fai (forestali, PIP, formazione).
    per chi fa imprese, i problemi che ha elencato il sig. Notararigo sono cose incomprensibili, noi che facciamo impresa al sud ci siamo ormai abituati, solo che spesso gettiamo la spugna perchè riteniamo che lottare contro i mulini a vento è inutile.
    lo sviluppo e il lavoro non lo può dare lo stato, ma l’impresa.
    andando via anche questo imprenditore gli unici che hanno perso sono i siciliani.
    se la classe politica non capisce che chi fa impresa deve essere aiutato, seguito e indirizzato, non ha capito proprio niente e non si potrà mai avere sviluppo.
    chi è causa del suo male pianga se stesso

    ok e come hanno rilasciato autorizzazioni di abitabilita’ senza servizio idrico..?? tutte queste storie sono posteriori..!! Prima rilasciano tutte le autorizzazioni se non ho letto male sto tizio spende i soldi e poi revocano tutto..?? Questo sembra essere successo..!!

    poi la capacita’ dei polici amministratori sindaci e’ quella di risolvere i problemi.!! qui per il non fare si usa il termine complicare..!! Si trova sempre il cavillo burocratico che complica la cosa..!! e’ innegabile..!!

    hai fatto bene ha lasciare la sicilia
    non merita investimenti perche i politici non investono per migliorare i servizi idrici strade pulman treni navi aerei etc

    non vorrei pensare male che questo bed and breakfast di lusso desse fastidio a qualcuno …

    non cerchiamo di trovare scuse, quali, la mafia, i marziani, la sfortuna, il malocchio, l’invidia etc etc etc….
    il vero è unico problema siamo noi che abbiamo votato per anni una classe politica che distribuiva MARCHETTE (pip, forestali, partecipate, formazioni, impiegati a più non posso nei posti pubblici)
    il vero motivo che gli imprenditori scappano è questo tutte le altre cose sono MINCHIATE.

    Questi paesi dove la
    Gente scappa, invece di apprezzare chi investe e vuole portare un po’ di turismo li fanno scappare…. paesi destinati a svuotarsi

    Ricapitolando…
    1 Io sarei un impiegato pubblico e a fine mese ricevo “prebenda”;

    2 Lei è un impiegato pubblico ( a fine mese cosa riceve non lo ha detto);

    3 Lei si è improvvisato imprenditore part time per prevenire lo spopolamento siciliano, cercando di non far partire le Sue figlie…. ;

    4 Lei, dipendente pubblico antimeridiano, da “co – imprenditore pomeridiano” scopre i balzelli statali “impostiLi” dallo Stato per cui Lei la mattina lavora e da Suoi colleghi;

    5 Lei assimila il Suo caso a quello dell’articolo senza alcun nesso, ma solo per “sfortunata comunanza” !

    E sarei io il dipendente pubblico ricettore di prebende?

    Andiamo bene ….

    Quello che si legge qui è qualcosa di assurdo ma qualcuno sa che in Italia esistono le leggi e che negare un pubblico servizio come l’acqua è reato. Secondo me il problema della Sicilia è uno e uno solo gli uffici sono pieni di ignoranti che si trovano li per grazia ricevuta e che ogni giorno abusano del ruolo ricoperto a discapito di chi invece lavora e produce io consiglio a tutti di scrivere e mandare le lettere per conoscenza in procura in modo tale che certi elementi a forza di essere condannati prima o poi vengano mandati a casa

    Ancora non si è capito una cosa prima si parlava a determinate persone con il cuore e il portafoglio in mano e si otteneva quasi tutto,oggi invece che il cuore e rimasto il portafogli no si trovano tutti i dissuasori per ovviare a quel famoso portafogli.Chi vuol capire capisca.

    si parla di invogliare investimenti..?? complimenti gli investimenti o fallimenti..?? dopo che il tizio ha speso i soldi nascono i problemi..!!

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