PALERMO – Il termine “Età del jazz”, con il quale si indica solitamente il periodo tra la fine della prima guerra mondiale e la grande crisi del ’29, deriva da una raccolta di racconti di Francis Scott Fitzgerald pubblicata nel 1922 e intitolata “Racconti dell’Età del jazz”: sono gli anni del proibizionismo e del suffragio femminile, della radio e dell’automobile. Scott Fitzgerald si accinge a pubblicare “Il grande Gatsby”, sugli schermi trionfa “Il monello” di Charles Chaplin.
Nel campo della musica, George Gershwin rimette in gioco ogni cosa con pezzi come “Rhapsody in Blue” e “Un americano a Parigi”. Nell’incontro alla Feltrinelli, Dario Oliveri rievoca il clima di quei giorni raccontando le “vite parallele” di Scott Fitzgerald e George Gershwin, e proponendo una serie di ascolti da dischi e trasmissioni radiofoniche degli “Anni ruggenti”.