Raciti: "Il Pd è aperto"| Porte spalancate ad Articolo 4 - Live Sicilia

Raciti: “Il Pd è aperto”| Porte spalancate ad Articolo 4

Il segretario: "Una forza politica che si mette a disposizione del Pd è un fatto significativo ma deve necessariamente cessare la propria attività".

direzione regionale
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PALERMO – Il Partito democratico è aperto a tutte le soggettività senza mai perdere la “bussola”. A precisarlo stamattina Fausto Raciti, in occasione della direzione regionale del Partito. Il segretario regionale ha spiegato come i democratici propendano per un modello di allargamento ed irrobustimento del partito che va, comunque, governato dal punto di vista politico. Il riferimento è alla disponibilità espressa nelle ultime ore da Articolo 4 ad avvicinarsi al PD: un ingresso in massa nel Pd analogo a quello annunciato a ottobre dal Megafono, che all’epoca scatenò mal di pancia nel partito.

Raciti proprio su questo punto ha voluto precisare che si tratta di un percorso che “va gestito politicamente in maniera serena, fuori dai giochi di corrente, fuori dai meccanismi interni del PD e con assoluta serietà. La bussola del Pd è la capacità di ritrovarci con queste realtà, a volte soggetti politici, altre volte amministratori, a volte ancora singoli deputati, in una condizione dove loro riconoscano il percorso del Pd e in cui questa volontà di costruire un cammino insieme non diventi un tentativo di “occupazione” del Pd. Lo spirito di disponibilità con cui Articolo 4 si sta approcciando a questa vicenda, è quello giusto. Una forza politica che si mette a disposizione del Pd e del suo processo di allargamento è un fatto significativo ma la forza politica deve necessariamente cessare la propria attività”.

Raciti insiste sul criterio da adottare che deve essere “equanime e politico. Laddove siamo in grado di costruire un percorso politico comune, dobbiamo procedere al tentativo di allargare l’esperienza del Partito democratico”.

La preoccupazione è rappresentata dal fatto che nuovi soggetti politici possano disturbare i rapporti di forza interni e portare ad una frammentazione che mini l’identità del partito ma Raciti è molto chiaro, non vuol sentir parlare di divisioni e afferma che occorre partire dal punto fermo che lui chiama “bussola, ovvero la capacità di stare insieme alle realtà che offrono la loro disponibilità ad unirsi al PD riconoscendosi nel progetto democratico. Spero e auspico che ci sia un approccio di tutte quelle soggettività che vogliano intraprendere un percorso insieme, un percorso di inclusione del PD”.

Di unione all’interno del partito parla anche Giuseppe Lupo in merito alle prossime elezioni amministrative che vedranno coinvolti diversi comuni siciliani come Enna, Agrigento, Gela e Milazzo: “Saranno un importante test elettorale per il governo e per questo è fondamentale che la coalizione che sostiene il governo Crocetta si presenti unita anche a questi appuntamenti. Non possiamo essere uniti a sostenere il governo Crocetta a livello regionale e poi andare in ordine sparso sul territorio. Bisogna tradurre il progetto di cambiamento della Sicilia che stiamo portando avanti a livello regionale anche sui territori e le amministrazioni comunali che andranno al voto”.

Durante la direzione Raciti si è ampiamente soffermato sulla Finanziaria regionale che “abbiamo condiviso. Continueremo a percorrere il cammino sapendo, ne abbiamo parlato con gli assessori espressi dal PD e con il presidente della Regione. Serve mettere in campo una proposta di sviluppo, cominciare ad affrontare alcuni dossier importanti: da un lato, completamento della riforma dei singoli consorzi e delle città metropolitane e dall’altro, il tema piano dei rifiuti, vicenda sulla quale da lungo tempi abbiamo aperto un confronto”.

Nessun commento invece sulle frizioni tra il presidente Crocetta e l’assessore Baccei. Sia Raciti che Cracolici non hanno voluto commentare.

Quest’ultimo si è soffermato sulla riforma del lavoro e sui primi due decreti attuativi del Jobs Act. “Sulle politiche del mercato del lavoro la penso come Renzi. Il contratto a tutela crescente è un aspetto positivo perché il sistema di garantire ai giovani la possibilità di avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, ancorché le tutele siano connesse all’anzianità dell’attività lavorativa, era inevitabile in un mercato del lavoro che negli ultimi anni si era irrigidito”.

Per quanto riguarda le ripercussioni che si possono avere in Sicilia, Cracolici mostra perplessità su un aspetto “Fino a ieri c’era una legge che consentiva alle aziende di assumere con un abbattimento del costo del lavoro che era la 407 per 24 mesi, c’era uno sgravio che era connesso all’assunzione di disoccupati con almeno 24 mesi di disoccupazione. Da domani lo sgravio è generalizzato e questo premia le aree un po’ più forti. La mi preoccupazione è che sia il jobs act che le norme sugli sgravi contributivi per le nuove assunzioni in verità privilegiano le aree più sviluppate del Paese e questo potrebbe avere un effetto negativo in Sicilia”.

Soddisfazione per il Jobs Act da parte del Sottosegretario Davide Faraone che risponde in maniera decisa alle perplessità dei sindacati “Ieri si è completato un iter che già va avanti da un pò di tempo, prima con la regolamentazione dei contratti a tempo indeterminato, poi con il Jobs act e adesso con i decreti attuativi, una riforma del mercato del lavoro seria e coerente, ci dispiace che ci sia un atteggiamento di resistenza che non ha alcun motivo di esistere. Quello schema di gioco che ci ha proposto la Cgil in questi anni – conclude Faraone – non ci è piaciuto, tanto è vero che la disoccupazione è aumentata. I segnali che ci arrivano dall’economia in questo momento sono incoraggianti ma arrivano perché c’è un governo nazionale che opera anche in maniera di regolamentazione del mercato del lavoro”. Dal leader renziano via libera ai nuovi innesti nel partito: “Chi vuole entrare deve essere accolto a braccia aperte”.

“Nei prossimi giorni ci saranno adesioni al nostro partito da parte del Movimento 5 stelle. Se ci rafforziamo è un bene per tutti, in primis per il Paese”. Lo ha annunciato il sottosegretario Faraone, durante il suo intervento.

“Non è una novità, voglio ricordare che anche il ministro all’Istruzione ha aderito al PD, così come stanno facendo altri. E’ ora di cambiare, basta con i piagnistei, non si può più finire sui giornali per qualche scontro interno al partito. Occorre avere una visione del presente e costruire il futuro. Ecco perché la direzione del segretario regionale del PD è quella giusta e mi auguro che questo Governo possa mettere in campo tutte le azioni utili”.


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