PALERMO – Hanno parlato per circa una decina di minuti il neosegretario del Partito democratico siciliano, Fausto Raciti, e il capogruppo del Pd all’Ars Baldo Gucciardi, prima di iniziare la riunione con i parlamentari del gruppo. Un incontro al quale hanno preso parte quasi tutti i deputati, anche se tra le pochissime assenze pesa quella dell’ex segretario Giuseppe Lupo.
E’ la prima volta, dall’elezione di Raciti – avvenuta dieci giorni fa – , che il giovane parlamentare nazionale incontra formalmente i deputati del gruppo a Palazzo dei Normanni: un’occasione in cui si è parlato di province, del governo, e del nuovo “patto” per rilanciarlo.
Ma prima bisogna approvare la legge sulle Province. E Raciti torna sulla possibilità di un’intesa con il Nuovo centrodestra: “Bisogna verificare – dice al termine dell’incontro con Gucciardi – la possibilità di un accordo di massima su due aspetti fondamentali della riforma: le città metropolitane e il trasferimento delle competenze. E, almeno sulle aree metropolitane, Ncd ha già dato una disponibilità significativa a convergere con la maggioranza”.
Arrivato anche il presidente della Prima commissione, Antonello Cracolici, Raciti ha parlato anche dei rapporti tra il partito e il gruppo parlamentare. Non vuole parlare della passata gestione del Pd regionale, e il neosegretario racconta di aver parlato con Giuseppe Lupo poco dopo essere stato eletto, ma ora si va avanti: “Al gruppo dell’Ars presenterò un nuovo Pd: deve esserci reciprocità di rapporto tra noi e i parlamentari, perché è insieme che si definisce una strategia.
“Adesso – continua il segretario – tocca al governo regionale capire se è capace di rimettere attorno ad un tavolo la coalizione che lo ha eletto e lanciare una nuova iniziativa politica”. “Il nodo – dice il segretario – è la capacità del governo di impostare un’azione che metta tutti attorno a un tavolo per superare alcune tensioni che attraversano la coalizione, è necessario che i soggetti politici recuperino protagonismo”.