PALERMO – Via da Confcommercio chi non denuncia il fenomeno del racket mafioso. Il giorno dopo l’operazione Panta Rei, condotta dal comando provinciale dei carabinieri di Palermo e che ha portato a 38 arresti tra boss e gregari nel capoluogo siciliano, il numero uno di Confcommercio Patrizia Di Dio lancia un monito ai commercianti aderenti alla sua associazione di categoria.
“Certamente va il nostro plauso alla magistratura e alle forze dell’ordine per l’ennesima brillante operazione che ha portato in galera boss ed estorsori – dice Patrizia Di Dio, Presidente di Confcommercio Palermo -. Ma ci chiediamo: quante dimostrazioni deve dare ancora lo Stato per dire che c’è, che la mafia può essere sconfitta, che denunciare è l’unica via per liberarsi dal ricatto e dalla paura? Siamo ancora increduli – continua la Di Dio -, nel leggere i nomi di coloro che potrebbero avere ceduto al ricatto e pagato il pizzo. Ma siamo convinti che a Palermo sia in atto un profondo cambiamento e sempre più sono coloro i quali denunciano”.
“Se dal libro mastro trovato in mano agli uomini di Cosa nostra verranno fuori nomi di nostri soci – dice Rosanna Montalto Vicepresidente di Confcommercio Palermo con delega alla Libertà d’Impresa -, li incontreremo e chiederemo loro di dare piena collaborazione. Solo così potranno avere tutta la nostra solidarietà ed ogni forma di aiuto e sostegno; in caso contrario, applicheremo il nostro codice etico con rigore, come abbiamo sempre fatto”.