Ragazzo ucciso da un camion | Indagato l'autista: omicidio colposo - Live Sicilia

Ragazzo ucciso da un camion | Indagato l’autista: omicidio colposo

via Ammiraglio Staiti

Si tratta di un atto dovuto. L'uomo, 44 anni, di Palermo, avrebbe detto nell'immediatezza dell'incidente di avere sentito un “botto” e di essersi subito fermato.

Trapani
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TRAPANI – L’autista del camion coinvolto nell’incidente in cui ha perso la vita il quattordicenne di Paceco (Tp), Bartolomeo Sugamiele, è indagato per omicidio colposo. Si tratta di un atto dovuto, ma è comunque il primo tassello di un’indagine che si annuncia complessa. Il quarantaquattrenne palermitano avrebbe detto nell’immediatezza dell’incidente di avere sentito un “botto” e di essersi subito fermato. Ma il ragazzo è finito sotto le ruote del camion e non c’è stato nulla da fare. E’ accaduto venerdì scorso nella zona portuale di Trapani, all’incrocio tra le vie Ammiraglio Staiti e Mazzini. Il giovane era a bordo di una vespa 50 blu. Non era lui a guidarla ma un suo amico, che è stato ricoverato in ospedale con una frattura alla gamba ed un trauma cranico. Sulla dinamica dell’incidente potrà sicuramente aggiungere elementi di chiarezza, quando sarà nelle condizioni di poterlo fare e di essere ascoltato dal sostituto procutatore Andrea Norzi.

Le indagini sono a tutto campo. Sono state acquisite le registrazioni delle telecamere della videosorveglianza. Subito dopo l’incidente si sono rincorse diverse voci. Quella di un’auto che avrebbe tagliato la strada al camion “Volvo” costringendolo a sterzare sulla destra. Un’altra che faceva notare la presenza nella zona dell’incidente di un tombino sotto il livello della strada. Voci che non hanno però trovato, almeno fino a questo momento, nessuna conferma.

I funerali di Bartolomeo Sugamieli si sono svolti sabato pomeriggio, nella Chiesa Regina Pacis di Paceco, poi la sepoltura nel cimitero comunale, che si è trasformato, nel fine settimana, in un luogo di preghiera e di raccoglimento. L’intera comunità locale si è stretta attorno ai genitori ed alla sorella distrutti dal dolore.


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