Ragusa, ecco la prima area gioco per i figli dei detenuti - Live Sicilia

Ragusa, ecco la prima area gioco per i figli dei detenuti

In campo una rete di più di 40 partner, tra comitati Uisp, associazioni del terzo settore, istituzioni e scuole
L'INIZIATIVA
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Venerdì 30 dicembre a Ragusa, presso il carcere circondariale, si terrà l’inaugurazione dell’area giochi, destinata ai figli dei detenuti. Si tratta della prima area attrezzata realizzata grazie al progetto “Giocare per diritto” destinata a rafforzare il legame tra detenuti e figli di detenuti, comunità e territorio. Infatti, il progetto prevede la realizzazione di altri spazi gioco che, tra gennaio e febbraio, verranno inaugurati nelle carceri di Agrigento, Enna, Messina, Trapani, Catania, Palermo, Giarre.
Giocare per diritto è un progetto Uisp Sicilia selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa e minorile e finanziato attraverso il bando pubblico “Un passo avanti”. Una rete di più di 40 partner, tra comitati Uisp, associazioni del terzo settore, istituzioni, scuole, stanno portando avanti in otto istituti penitenziari dell’isola la mission del progetto.

“Il progetto nasce dal diritto al gioco per tutti i minorenni, che la nostra associazione è impegnata a garantire a prescindere dalle situazioni economiche e sociali nelle quali si trovano a vivere la loro infanzia e adolescenza – spiega Vincenzo Bonasera, presidente regionale Uisp Sicilia – dalla necessità di mettere a disposizione la nostra esperienza in ambito ludico e motorio per favorire e migliorare la qualità delle relazioni genitoriali tra i detenuti e i loro figli. Grazie a questo progetto vorremmo dare continuità all’intervento dei nostri Comitati territoriali all’interno delle carceri, favorendo l’organizzazione di corsi sportivi e di iniziative speciali come Vivicittà-Porte aperte”.

“Giocare per diritto ha preso il via nel giugno 2021, in piena emergenza Covid-19 – spiega Vincenzo Sapienza, direttore del progetto Giocare per diritto e presidente del Comitato Uisp Caltanissetta – per questo alcune attività sono state rallentate, anche se siamo a buon punto: c’è stata la programmazione e l’avvio delle attività progettuali, anche in rapporto ai partner coinvolti. Si è svolta la formazione degli operatori nelle varie città, in accordo con l’Università di Palermo. La presentazione del progetto è avvenuta in settembre. Ora passeremo all’inaugurazione delle aree gioco nelle carceri delle otto città coinvolte e avvieremo attività di socializzazione e ricreazione in quartieri a maggiore disagio sociale delle otto città, attraverso nostri operatori sportivi. Abbiamo già iniziato nel quartiere Danisinni di Palermo”.

Il programma della cerimonia di inaugurazione prevista venerdì 30 dicembre a Ragusa, viene illustrato da Sergio Vinciprova, presidente del Comitato Uisp di Catania e responsabile delle aree gioco del progetto: “Siamo davvero orgogliosi di dare un contributo concreto al miglioramento di  uno spazio solitamente freddo e poco sfruttato: verrà inaugurata quest’area giochi che ammorbidirà il passaggio dall’esterno al perimetro interno del carcere e permetterà ai bambini e alle bambine in visita ai loro genitori di sentirsi in un ambiente accogliente. Verrà anche apposta una targa che richiamerà al progetto e parteciperanno rappresentanti delle istituzioni carcerarie e cittadine, tra cui Giuseppe Cassì, sindaco del Comune di Ragusa; l’assessore alle Politiche sportive del Comune di Ragusa e Salvatore Guadagnino, dirigente delle Politiche sociali del Comune di Ragusa”.  

Il logo del progetto è stato realizzato in esclusiva per Uisp Sicilia da Mauro Biani, illustratore e vignettista tra i più noti in Italia e da anni impegnato personalmente nel sociale. Con questo progetto Uisp Sicilia intende rafforzare le relazioni e le partnership esistenti sul territorio, e non solo: punta a crearne di nuove per continuare a crescere e confrontarsi anche su nuovi campi dello sport sociale e per tutti coinvolgendo e includendo realtà associative e aziende che condividano i principi dell’Uisp e gli obiettivi del progetto.


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