RANDAZZO – “Le oscure vicende contabili del Comune di Randazzo, che hanno accompagnato la dichiarazione di dissesto nel 2019, sono state oggetto di indagine da parte della Procura della Repubblica di Catania e sono, in atto, al vaglio di una Commissione Prefettizia incaricata di appurare addirittura la sussistenza di eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata“. Lo scrive, in una nota diffusa alla stampa, il capogruppo del gruppo Misto al Consiglio comunale di Randazzo Freddy Pillera.
Il consigliere ricorda l’inchiesta della procura di Catania secondo la quale nel default del municipio randazzese ci sarebbero “precisi elementi di danno erariale“. Cioè “l’illegittimo utilizzo dei residui attivi ante-dissesto dirottati alla gestione amministrativa corrente” e la “distrazione di fondi a destinazione vincolata per finalità diverse dal vincolo cui le risorse erano destinate”.
Tali operazioni avrebbero provocato, secondo quanto scritto dalla Procura della Repubblica, “un ulteriore
elemento di squilibrio, mettendo in evidenza la cattiva gestione delle somme vincolate, con evidente impatto sul debito complessivo dell’ente, che va ad aggiungersi a quelli verso i creditori ante 2018, che dovranno essere soddisfatti”.
Debito complessivo che, stando a quanto emergerebbe dalle stesse carte comunali, “è lievitato dai 3,5 milioni euro del 2019 a circa 15 milioni attuali, per il cui pagamento l’Organo di Liquidazione, a soli quattro mesi dalla chiusura del dissesto, ha in cassa appena 550mila euro. Praticamente niente!”, attacca Pillera. Annunciando che denuncerà eventuali atti di mala gestio dell’amministrazione pubblica.