"Rap, azzeriamo gli straordinari| Sono in sintonia col sindaco" - Live Sicilia

“Rap, azzeriamo gli straordinari| Sono in sintonia col sindaco”

L'amministratore Giuseppe Norata ribatte punto su punto: "I conti ora sono in attivo".

PALERMO – “Grazie ai nuovi centri comunali di raccolta non avremo bisogno di altro personale e premieremo i cittadini. La Rap ha i conti in attivo, la Tari non aumenterà, azzeriamo gli straordinari e possiamo mantenere il servizio”. Giuseppe Norata passa al contrattacco e, dopo la lavata di capo del sindaco Orlando sulla base della relazione della commissione di inchiesta, convoca i giornalisti e prova a fare chiarezza sul futuro dell’azienda.

“Mi sento in piena sintonia col sindaco di Palermo – spiega Norata – La relazione ha messo in luce problemi che già conoscevamo e su cui stavamo intervenendo, ma ci ha dato spunti interessanti. Sulla base di questa, partirà anche la riorganizzazione aziendale”. Una riorganizzazione che non prevede il licenziamento dei dirigenti (“Non ci sono gli strumenti”, puntualizza l’amministratore), ma la creazione di un’unica area per l’igiene ambientale, al posto delle due attuali, con un solo dirigente dei sei che resteranno al netto dei pensionamenti. Entro maggio verrà invece nominato il direttore generale, scegliendo tra le 22 domande arrivate: il nuovo burocrate percepirà 115 mila euro lordi, oltre a 30 mila per gli obiettivi.

“Al nuovo direttore generale proporremo questa riorganizzazione del personale – continua il numero uno di Rap – Abbiamo previsto anche una nuova area per l’innovazione e i sistemi informativi, oltre a nuovi investimenti sugli impianti. Partiamo però da due punti fondamentali: il servizio deve rimanere pubblico e la Tari non deve aumentare. Anzi, contiamo entro 2022 di tornare ai costi del 2018 mettendo il Comune di fronte a un bivio: dovrà decidere se puntare sugli investimenti, di cui abbiamo bisogno, o se tagliare le tariffe. Per questo stiamo contenendo i costi”.

Norata sceglie il basso profilo: nessuna polemica, né recriminazioni. “La relazione non mi è arrivata subito per un disguido tra uffici – spiega l’amministratore – ma Palermo è una città particolare: ci sarebbe bisogno di un servizio 24 ore su 24 perché i rifiuti vengono gettati a qualunque ora, di giorno e di notte. E’ complicato fare un paragone con Milano, Bergamo o con altre realtà in cui ci sono ambiti privatizzati o non vengono compresi i costi di conferimento”.

La Rap riparte però da un dato positivo: la prima trimestrale del 2019 fa segnare un attivo di 300 mila euro, come non accadeva da tempo. “Non abbiamo più problemi finanziari, grazie anche agli sforzi del Comune, e questo risultato ovviamente si basa anche sui sette milioni in più che avremo dalla lotta all’evasione – continua Norata – Fino al 2018 perdevamo un milione di euro al mese, ma da quando mi sono insediato mi sono rimboccato le maniche. Stiamo lavorando col Comune sia sul piano industriale che sul nuovo contratto di servizio”. La Rap ritiene di avere i conti in regola e quindi di poter svolgere il servizio in modo più economico rispetto al mercato, cosa che consentirebbe a Palazzo delle Aquile di rinnovare l’affidamento del servizio: il fabbisogno dovrebbe scendere a 106,4 milioni nel 2020, a 104,3 nel 2021, a 101 nel 2022, tutti più iva. I crediti, al 29 aprile, sono scesi a 42,8 milioni.

Il punto dolente però è l’organizzazione del personale: la contrattazione decentrata non c’è e va ancora attivata, i dirigenti hanno gli obiettivi ma non le indennità e quindi non è possibile penalizzarli in caso di mancato raggiungimento, i provvedimenti disciplinari sono centinaia. “Grazie a questa riorganizzazione, avremo un riposizionamento funzionale dei dirigenti – aggiunge Norata – tranne che per Bellolampo, dove si sta facendo un buon lavoro: la sesta vasca è al collasso, reggeremo fino ad agosto e attendiamo la settima. Sopperiremo con degli stoccaggi provvisori”.

Va in soffitta invece la richiesta di altre 200 unità di personale: la settimana prossima aprirà piazzetta della Pace, ma la Rap attende le aree per aprire altre 18 isole ecologiche. “Io ci credo molto, grazie a questa rete potremo recuperare il 30% del personale che impiegheremo nello spazzamento e nella differenziata. Il regolamento del consiglio comunale prevede uno sconto sulla Tari di appena il 30% sulla parte variabile, meno di 30 euro l’anno a famiglia: mi incontrerò con Amat e con la grande distribuzione per attivare altre misure incentivanti”. L’obiettivo è di regalare biglietti Amat e buoni spesa per almeno 70 euro l’anno.

LE REAZIONI

“Un presidente che afferma che, per affrontare l’emergenza rifiuti a Palermo da agosto, conta di utilizzare spazi dentro la discarica e di sopperire con stoccaggi provvisori, o non ha completamente cognizione delle norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti e delle enormi quantità che ogni giorno vengono conferite a Bellolampo oppure pensa di potere raccontare “frottole” ai cittadini palermitani”. Lo dice Antonino Randazzo del M5s. “In ogni caso non è un bene per la partecipata e della città di Palermo. Ci preoccupa una guida che sembra sottovalutare l’emergenza della prossima estate e che continua a contraddire se stesso ribadendo che l’obiettivo è mantenere il servizio di raccolta rifiuti pubblico e nel frattempo qualche settimana fa sottoscriveva una determina per procedere ad un bando di gara per affidare a privati il servizio di raccolta di plastica, vetro, cartone nel quinto step di Palermo Differenzia 2 a Brancaccio”.

 


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