PALERMO – Gli imputati erano due. Marcello La Barbera è stato condannato a 4 anni perché ha rapinato un anziano che aveva prelevato dei soldi all’ufficio postale; l’altro, Giuseppe Gagliano, è stato assolto perché si trovò nel posto sbagliato al momento sbagliato. Stava pagando un bollettino e sarebbe stato scambiato per il complice di Gagliano, incaricato di seguire le mosse dell’anziano.
Gli avvocati Giuseppe Seminara e Melania Giannilivigni hanno sostenuto che l’uomo era solito frequentare l’ufficio postale di viale Regione Siciliana (vi era stato anche una settimana prima di essere arrestato). Quel giorno era andato via senza fare operazioni perché si era accorto di avere dimenticato il portafogli a casa. Inoltre, pur conoscendo il coimputato, non c’erano fotogrammi che potessero provare l’accordo per la rapina. Una tesi difensiva che ha convinto il giudice per l’udienza preliminare Guglielmo Nicastro.
La Barbera aveva confessato la rapina e risarcito la vittima, un anziano di 83 anni, che era stato pedinato e bloccato nell’androne di casa, nella zona di corso Calatafimi.