Rapinatori seriali in manette |Incubo finito per commercianti - Live Sicilia

Rapinatori seriali in manette |Incubo finito per commercianti

Custodia cautelare in carcere per Alfio Orazio Pappalardo e Sebastiano Vecchio.

le indagini dei carabinieri
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RIPOSTO. Incubo finito per i ristoratori ripostesi, preoccupati per le diverse rapine a mano armata subite nelle scorse settimane. I carabinieri di Riposto, al termine di un’intensa attività investigativa, sono riusciti ad individuare i due malviventi. I militari dell’Arma hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gup di Catania Fabio Di Giacomo Barbagallo, su richiesta della Procura di Catania, nei confronti del 30enne Alfio Orazio Pappalardo e del 53enne Sebastiano Vecchio, entrambi di Riposto. I due avrebbero commesso lo scorso 12 febbraio ben tre rapine ed una tentata rapina a mano armata nel giro di 50 minuti, tra Riposto ed Acireale. Ma complessivamente sono cinque gli episodi contestati dall’accusa. A subire il primo colpo, domenica notte, la pizzeria Il Ciliegino nel centralissimo Corso Italia a Riposto. A fare irruzione un uomo armato di fucile e con il volto coperto da passamontagna. “Dammi i soldi o ti ammazzo”, avrebbe urlato prima di fuggire con un bottino di 1300 euro. Mezz’ora dopo i due avrebbero rapinato un uomo mentre parcheggiava l’auto in garage nella piccola frazione di Carrubba. La vittima avrebbe tergiversato nella consegna del denaro e per questo sarebbe stata colpita più volte in testa da uno dei malviventi, ancora una volta con il viso nascosto da passamontagna. Trauma cranico minore e contusione alla mano, la prognosi per la vittima.

La terza rapina, dieci minuti dopo, è stata commessa ai danni della stazione di servizio Esso di via Cristoforo Colombo ad Acireale. Sotto la minaccia del fucile uno dei dipendenti è stato costretto a consegnare l’intera somma custodita nel borsello, pari a 195 euro. Infine, subito dopo i malviventi hanno tentato il colpo ai danni del vicino distributore di carburante Q8 nella frazione acese di Guardia Mangano. Qui la reazione inaspettata di uno dei dipendenti, riuscito a reagire nonostante il colpo subito alla fronte con il calcio del fucile, ha spinto i malviventi alla fuga. Una vera e propria notte di terrore tra Riposto ed Acireale. Una settimana dopo i due sono tornati a colpire. Il 18 febbraio, poco prima di mezzanotte, i rapinatori sono entrati con il fucile spianato dentro la pizzeria “Da Frankie”, ancora una volta in Corso Italia a Riposto, fuggendo con 900 euro in contanti.

Le indagini dei carabinieri hanno preso il via dall’autovettura utilizzata dai rapinatori, una Ford Focus grigia. Nonostante non fosse visibile la targa del mezzo, i militari lavorando sui dettagli, tra cui la presenza di un adesivo sul parabrezza, sono riusciti ad identificarla ed a risalire al proprietario, Alfio Orazio Pappalardo. Ma l’analisi dettagliata dei nastri delle telecamere di videosorveglianza ha consentito agli investigatori, che hanno notato un piccolo particolare fisico, di risalire anche all’identità del complice, Sebastiano Vecchio. In seguito alla perquisizione nell’abitazione di quest’ultimo i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato i capi di vestiario usati per la rapina ad Acireale. I tabulati telefonici avrebbero fornito ulteriori elementi di prova a carico dei due indagati che, in prossimità dei colpi in programma, avrebbero avuto numerosi contatti. Per il gip sarebbero sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico dei due indagati.

 

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