Rapine violente in città e provincia | Cinque arresti e 8 denunce ad Altavilla - Live Sicilia

Rapine violente in città e provincia | Cinque arresti e 8 denunce ad Altavilla

di RICCARDO LO VERSO I carabinieri hanno portato a termine l'operazione "Milicia violenta". Cinque arresti e otto denunce per rapine violente messe a segno da una banda tra Palermo, Altavilla e Trabia

Altavilla milicia, nel palermitano
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PALERMO – Una banda di ragazzi pronti a tutto. Umberto Guagluardo, già in cella perché considerato uno dei picciotti fidati del capomafia di Altvilla Milicia, Francesco Lombardo, aveva organizzato una squadra per mettere a segno rapine e furti. Nel mirino soprattutto anziani indifesi.

I carabinieri hanno portato a termine l’operazione “Milicia violenta”. Cinque persone in manette e otto denunce per una serie di colpi messi a segno tra Palermo, Altavilla e Trabia. Della banda farebbero parte anche cinque minorenni. Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Bagheria e dirette dalla Dda di Palermo e dalla Procura di Termini Imerese, hanno consentito di fare luce su una serie di furti e rapine, anche in abitazioni, commesse nel periodo tra gennaio-aprile 2012

Nel marzo di due anni fa un gruppo entrò in azione in una tabaccheria di via Del Visone, nel quartiere palermitano di Bonagia. Del colpo vengono accusati Umberto Guagliardo, Vincenzo Urso, Salvatore BInario, Domenico Geraci (quest’ultimo tratto in arresto in flagranza di reato) e il minorenne B.S.

Guagliardo e Urso, secondo l’accusa assieme a Giuseppe Rio, avrebbero anche preso di mira un anziano di Altavilla. Erano piombati in casa sua e con la minaccia di un coltello gli avevano rubato tre fucili, uno dei quali successivamente recuperato e sequestrato dai militari a Nunzio Di Franco. Ed ancora, Urso e Rio sarebbero gli autori della rapina ai danni di un’altra anziana di Altavilla sopresa in casa, scaraventata a terra e minacciata con un coltello, per strapparle via gioielli, soldi e buoni fruttiferi. Denaro contante sarebbe stato rubato sempre da Guagluardo e Urso ad un’altra anziana che vive in una zona isolata del paese in provincia di Palermo.

A Raffaele Catanzaro, Nunzio Di Franco e Umberto Guagliardo viene contestato il porto illegale di un fucile. Dai dialoghi intercettati emergerebbe una preoccupante dimestichezza nell’attività di compravendita di armi da parte di Catanzaro, che racconta di aver venduto una Glock e propone la cessione di esplosivo. Ed ancora, i carabinieri hanno fatto luce su alcuni furti di rame e di cilomotori


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