PALERMO – “Ho fatto una promessa di sangue al presidente della Regione e a me stesso: mi occuperò solo di amministrazione, ho abbandonato la suggestione della politica, perché mi sento in torto verso me stesso e verso mio figlio”. L’assessore alla Salute Ruggero Razza, da sempre considerato il “tessitore politico” della strategia del presidente Nello Musumeci, si mette da parte e annuncia di volere ridimensionare il suo ruolo.
Nella giornata in cui il governo regionale fa il punto sui primi tre anni e mezzo di legislatura, la politica è bandita. Di politica, insomma, oggi non si parla, la coalizione non si nomina. “Quello che c’è da dire sarà detto sul palco, tutto quello che non si dice sul palco non sarà detto in assoluto. Lo sapete, questo è il mio stile, non ho intenzione di nascondere, pesi, intenzioni, giudizi”, ribadisce il presidente della Regione. E sulle assenze eccellenti, di Lega e Fratelli d’Italia, per esempio, Musumeci dribbla: “Gli assenti contateli voi”.
I partiti, tra presenti e assenti
Le sedie vuote alla kermesse dello Spasimo di Palermo sono poche. In sala tanti dirigenti e funzionari della Regione e tanti amministratori locali, ma pochi volti noti della politica isolana di centrodestra. Spiccano per lo più parlamentari ed esponenti di Diventerà Bellissima. E qualcuno dell’Udc e di Attiva Sicilia, il movimento costola del Movimento 5 stelle che all’Ars appoggia il governo regionale.
In tarda mattinata arriva anche il presidente dell’Ars e leader di Forza Italia, Gianfranco Miccichè. Ma a chi gli chiede se la sua presenza lì ha un significato politico, risponde sbrigativamente: “Io sono il presidente dell’Ars”.
Le tavole rotonde della kermesse
La manifestazione ha preso il via con le prime due tavole rotonde della giornata, “La Sicilia per le imprese, con una nuova burocrazia motivata e competente” e “Sicilia per cultura e sostenibilità”. Gli assessori tutti schierati in prima fila, pronti a salire sul palco per raccontare quanto fatto finora, quando la legislatura è già per buona parte alle spalle.
“Io sono stordito dal lavoro che abbiamo fatto – ha commento Musumeci –. C’erano molte cose che non conoscevo perché legate alla gestione autonoma dei dipartimenti”.
Marco Zambuto, assessore alla Funzione pubblica, ha annunciato che “a breve la Giunta dovrebbe approvare la norma che permetterà di riformare la macchina amministrativa della Regione. E nell’ultima Finanziaria abbiamo stanziato 52 milioni di euro per il rinnovo dei contratti dei regionali. Stiamo lavorando bene con le organizzazioni sindacali per arrivare anche alla riclassificazione di tutto il personale”.
E parla di numeri e cifre l’assessore all’Economia Gaetano Armao: “Abbiamo ridotto il debito della Regione passando da quasi 8 miliardi di euro a 6,9. Ma le risorse che lo Stato oggi riconosce alla Sicilia non bastano per coprire le spese dei servizi ai cittadini. Dovremo agire per il riconoscimento dello stato di insularità”.
L’assessore all’Ambiente Toto Cordaro ha insistito sulla nuova riforma urbanistica, “fondata sui principi del riuso e della rigenerazione. Abbiamo introdotto il Piano territoriale regionale e il sistema informativo territoriale regionale”. Sul fronte dell’ambiente, l’assessore ha ribadito “l’istituzione di 217 zone speciali di conservazione e 131 interventi, per un totale di 151 milioni di euro, sulle aree naturali protette. Infine, la consegna del primo padiglione restaurato all’Istituto Roosevelt di Palermo, dove sorgerà il Centro di eccellenza per la sostenibilità Ambientale e la salute dell’uomo”.
Sul fronte dei rifiuti, l’assessore Daniela Baglieri ha detto “abbiamo fatto grandi passi avanti negli ultimi tre anni sulla raccolta differenziata, passando dal 20 al 42 per cento. Abbiamo premiato i Comuni virtuosi e saremo al fianco delle Città metropolitane che hanno più difficoltà. Lavoriamo in accordo agli obiettivi europei, abbiamo già realizzato sei impianti pubblici, avviato il censimento delle discariche e presto procederemo a chiuderne molte fuori norma. I termovalorizzatori non sono la soluzione, come detto all’Assemblea regionale, ma un tassello del ciclo dei rifiuti e abbiamo avviato una procedura d’interesse in assoluta trasparenza”.
L’assessore ai Beni culturali Alberto Samonà ha invece ribadito come il governo Musumeci abbia puntato sulla “programmazione e sul coordinamento, uscendo da una logica dell’emergenza, in assoluta discontinuità con il passato. Abbiamo un indirizzo politico chiaro. Abbiamo avviato operazioni di rigenerazione in diverse città – ha detto l’assessore – puntiamo sull’autonomia dei Parchi archeologici e abbiamo messo al centro la cultura e i beni culturali anche come elemento di attrazione turistica e di sviluppo economico. L’autonomia dei Parchi archeologici è fondamentale”.