PALERMO – L’assessore alla Famiglia Nuccia Albano si è impegnata in Aula, nel corso della seduta dell’Assemblea regionale di oggi, a imbastire un tavolo tecnico per fare il punto sugli effetti della revoca del reddito di cittadinanza.
La richiesta di Di Paola
Una richiesta avanzata dal vice presidente dell’Ars, Nuccio Di Paola, che ha acceso i riflettori sulle conseguenze della misura voluta dal governo centrale che andrà a colpire 37mila siciliani con quello che comporterà sui comuni “impreparati” a gestire la situazione.
“Com’era ampiamente prevedibile la Regione Siciliana è totalmente impreparata a gestire la crisi sociale derivante dalla sospensione del Reddito di cittadinanza a migliaia di nuclei familiari. Stamattina ho incontrato al centro per l’impiego di Palermo di viale Praga un gruppo di ex percettori e alcune rappresentanze sindacali di base. La situazione è molto critica. La Meloni da Roma ha tagliato il reddito di cittadinanza, con un semplice sms e la Regione Siciliana è del tutto impreparata a gestire la situazione”, ha detto Di Paola chiedendo al governo che non si perda tempo.
Una analoga richiesta di incontro con il governo regionale sul tema era stata richiesta oggi dai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil e dall’Anci Sicilia. L’assessore Albano ha assicurato il pieno coinvolgimento delle sigle sindacali e dell’associazione dei sindaci. A Di Paola replica la deputata di FdI, Giusy Saverino. “Invece di lanciare allarmi sociali sarebbe bastato che in Sicilia si fosse governata questa fase di transizione dal fallimentare reddito di cittadinanza ad un nuovo sistema di sostegno e inclusione sociale. Sfatando ignoranza e strumentalizzazione”, ha detto. “Solo l’insediamento del governo Meloni e l’annuncio di una stretta e maggiori controlli ha dimezzato le richieste in Italia da 899.338 a 486.190, in un solo anno. Nessuno di chi ha veramente bisogno resterà indietro, ma basta truffe e furbetti. Ci sono stati sette mesi di tempo per fare tavoli tecnici, e coordinare le varie misure di sostegno in campo, senza arrivare inerti alla scadenza, per poi battersi la mano sul petto”, ha spiegato in aula.
L’opposizione all’attacco
In Aula il dibattito non si è fermato al reddito di cittadinanza. La seduta si è aperta con una comunicazione del presidente della Regione, letta dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, nella quale Schifani (assente in Aula) spiega che non potrà relazionare in Parlamento sullo stato dell’arte dei danni legati all’emergenza incendi. Serve maggiore contezza e giovedì si riunirà il Consiglio dei Ministri per scandagliare l’argomento. Una comunicazione che ha fatto storcere il naso a numerosi esponenti dell’opposizione che hanno bollato come “inaccettabile” l’assenza di Schifani in Aula. “Il presidente Renato Schifani venga in Parlamento a riferire sugli incendi e sulle gravi conseguenza, oltre che sui problemi scatenati dal rogo nell’aeroporto di Catania che sta determinando disagi nell’intero sistema aereo e all’immagine della Sicilia”, hanno tuonato le opposizioni.
La replica del governo
Non si lascia attendere la replica dell’esecutivo. “Il presidente Renato Schifani sta quantificando i danni provocati dagli incendi, prima di venire in Paramento si deve averne contezza. Il suo obiettivo e riferire dati e numeri precisi sull’emergenza”, ha spiegato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, intervenendo in Aula. L’assessore ha sottolineato che proprio per rispetto del Parlamento il Presidente ha deciso di sposare la linea della “cautela”.
Aricò: “Macchina dei soccorsi tempestiva”
L’assessore Aricò ha aggiunto: “La Sicilia è stata colpita da un evento climatico straordinario, con temperature che hanno raggiunto i 52 gradi, e ha dovuto rifare i conti con l’azione criminale dei piromani. La macchina dei soccorsi si è mossa con tempestività e per questo va un doveroso ringraziamento alla protezione civile, al corpo forestale, ai vigili del fuoco, ai volontari e a tutti coloro che hanno aiutato e sostenuto migliaia di nostri concittadini in difficoltà. Il governo regionale garantirà da parte sua mezzi e risorse. La Sicilia si è rialzata tante volte da disgrazie come queste, lo farà di nuovo ora”.
Il punto su Fontanarossa
Sull’emergenza del sistema aereo, Aricò ha detto: “Il governo Schifani ha affrontato tempestivamente l’improvvisa emergenza causata dal rogo nell’aeroporto di Fontanarossa. Dopo appena venti minuti dalla notizia si è riunito a Palazzo d’Orleans un coordinamento degli assessori competenti, dei dipartimenti e delle forze in campo – ha proseguito l’assessore -. È stata istituita immediatamente una task-force di emergenza per potenziare e coordinare i collegamenti straordinari dagli aeroporti di Palermo, Comiso e Trapani verso Catania, mettendo a sistema una rete in grado di movimentare 25 mila passeggeri al giorno.”
Le corse supplementari di treni e bus
E non solo. “Sono state attivate numerose corse supplementari di Trenitalia tra Palermo e Catania, mentre Ast ha messo a disposizione ulteriori bus verso Catania e Comiso, di cui 24 immatricolati in tempi record dalla Motorizzazione Civile di Palermo. Anche gli operatori del trasporto pubblico locale su gomma si sono attivati per collegare a Catania tutti gli aeroporti siciliani”. L’assessore ha sottolineato che “Fontanarossa ha progressivamente aumentato il numero di atterraggi e partenze, ripristinando quasi il 50% del traffico passeggeri”. E inoltre, “l’Aeronautica militare su input del ministro Crosetto ha già realizzato una prima tensostruttura per l’accoglienza dei passeggeri e sta realizzando un terminal di 300 metri quadrati che incrementerà ulteriormente il numero di atterraggi e partenze nell’aeroporto di Catania”.
L’opposizione lascia l’aula
Parole che non sono bastate alle opposizioni. I deputati del Movimento 5 Stelle, di Sud chiama Nord e del Pd hanno abbandonano l’Aula in segno di protesta per l’assenza del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani a Sala d’Ercole. La deputata pentastellata Cristina Ciminnisi ha presentato un ordine del giorno per chiedere il varo di una commissione d’inchiesta per capire che cosa non ha funzionato nella prevenzione dei roghi. La seduta è stata sospesa.