PALERMO – Nessun vero boom di richieste, ma presenza numerosa e costante: si prevedeva un ingente flusso di persone negli uffici delle Poste italiane, ma pare che in Sicilia i veri protagonisti del reddito di cittadinanza, oltre ai siciliani (qui le loro storie), siano stati i patronati Caf.
“Nessun intoppo nelle procedure, il programma ha funzionato correttamente per tutta la giornata – spiega Maurizio Corso, direttore del Caf Uil Sicilia -. Per essere pronti e rendere operativi tutti gli uffici abbiamo lavorato venerdì sino a tarda notte. L’errore più comune? La richiesta del reddito di cittadinanza da più componenti della stessa famiglia”, commenta Corso, che ricorda: ”Può essere chiesto da una sola persona”. Nella provincia di Palermo, la giornata dei Caf Uil si è chiusa con circa 250 pratiche completate e inviate all’Inps per essere valutate. Gli sportelli nei quartieri popolari sono stati quelli che hanno avuto più affluenza, come la sede centrale di via Ximenes a Borgo vecchio, a Palermo, e il numero maggiore di domande è giunto da uomini di mezza età. A Messina invece sono state caricate circa 100 domande, e circa 180 tra Siracusa e Ragusa; a seguire le altre province. La Uil intanto continua a lavorare alla regionalizzazione del servizio Caf.
Cifre analoghe per i patronati Caf Cisl, che registrano in tutta la Sicilia 1.167 pratiche concluse e inoltrate all’Inps, di cui 432 nel Palermitano (circa il 37% del totale); sul “podio” seguono il Messinese con 168 pratiche e il Trapanese con 129. Girolamo Crivello, responsabile Caf Cisl Palermo, oggi era presente durante le operazioni al Caf Cisl di via Villa Heloise, nel capoluogo. “Se gli utenti hanno tutta la documentazione completa e corretta per istruire la pratica, i nostri uffici impiegano circa 5, 10 minuti – spiega – e viene inviata telematicamente all’Inps. L’Inps a sua volta, tramite sms o mail, nel giro di circa 15 giorni comunica all’utente l’esito della valutazione dei documenti e poi gira le informazioni alle Poste per l’emissione della carta. Infine – conclude Crivello – le Poste informeranno l’utente che può ritirare la carta”.
Presentare la domanda per il reddito nei Caf è gratuito, grazie a una convenzione con l’Inps. Perché la pratica vada in porto sono necessari, alla mano, il documento di identità, il codice fiscale e l’attestazione Isee. Nei giorni precedenti, anche Poste italiane si è organizzata lanciando un programma di calendarizzazione al fine di dare maggiori garanzie al pubblico sull’efficienza del servizio. Si archivia il primo giorno di reddito, dunque, in attesa di tracciare una “mappa” dei richiedenti di tutta l’Isola nei prossimi giorni.