PALERMO – Il Tar d Palermo rigetta il ricorso di Bartolomeo Di Salvo: confermati tutti i deputati regionali eletti nella circoscrizione di Palermo. Bartolomeo Di Salvo, primo classificato nella lista Popolari e Autonomisti della provincia di Palermo alle scorse regionali, non aveva ottenuto il seggio perché la lista non aveva superato la soglia di sbarramento. Di Salvo aveva richiesto la propria proclamazione alla carica di Deputato Regionale, contestando l’elezione di tutti gli eletti nel collegio di Palermo e chiedendo al TAR di sollevare una questione di legittimità Costituzionale in ordine alla legge elettorale regionale.
Nel giudizio si è costituiti gli onorevoli Vincenzo Figuccia (con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia), Mario Giambona (difeso dai legali Giuseppe e Giovanni Immordino), Antonello Cracolici e Caterina Chinnici (difesi dagli avvocati Francesco Stallone, Carmelo Pietro Russo , Filippo Ficano e Filippo Gallina) chiedendo che il ricorso venisse rigettato perché infondato. Oggi la prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto il ricorso. Il “meccanismo della ripartizione dei seggi a livello circoscrizionale – si legge nella sentenza – così come operante nel sistema elettorale vigente proporzionale con correttivi in senso maggioritario, di cui è stata fatta applicazione nelle contestate elezioni, ha condotto a risultati che non appaiono illogici soprattutto se comparati con quelli raffigurati dal ricorrente… il cui esito più che garantire il rispetto del volontà degli elettori, sembra invece consentire l’attribuzione del seggio al ricorrente medesimo nonostante questi abbia raggiunto un numero di preferenze inferiore rispetto a quello dei controinteressati che sul punto hanno articolato difese convincenti”. Il Tar ha anche condannato il ricorrente al pagamento delle spese legali che ammontano a 7.500 euro oltre accessori di legge.