Ai capigabinetto la transizione in attesa dei nuovi assessori I NOMI - Live Sicilia

Ai capigabinetto la transizione in attesa dei nuovi assessori I NOMI

Potranno avvalersi di altri due componenti degli uffici appena decaduti
VERSO IL NUOVO GOVERNO
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PALERMO – Da solo a dovere gestire 12 assessorati almeno per i prossimi venti giorni – il tempo stimato per potere avere la squadra di assessori in funzione – è una missione impossibile, soprattutto per un politico di lungo corso che conosce bene le dinamiche. Ecco perché ieri sera, subito dopo la proclamazione in Corte d’appello a Palermo, Renato Schifani, apprende l’Ansa, in raccordo col suo staff più stretto ha messo in moto la macchina: è partita la richiesta a tutti i capi di gabinetto uscenti degli assessorati di rimanere nei propri posti almeno fino a quando non si insedieranno i nuovi assessori che poi sceglieranno i nuovi collaboratori.

A presidiare gli assessorati, dunque, rimarranno per dare continuità i capi di gabinetto che nella richiesta ricevuta per mail potranno avvalersi di altri due componenti degli uffici appena decaduti.

I nomi di coloro incaricati della transizione sono dunque: Giovanna Segreto (Attività produttive), Riccardo Guazzelli (Beni Culturali), Vincenzo Cusumano (facente funzioni di capo di gabinetto vicario all’assessorato all’Economia), Rossana Signorino (Famiglia e politiche sociali), Foti Ettore Riccardo (Infrastrutture), Maurizio Caracci (Formazione), Giacone Marcello (Turismo), Gaetano Chiaro (Agricoltura), Angela Antinoro (Salute) e Dorotea Di Trapani (Ambiente)

All’assessorato ai rifiuti non è indicato invece nessun capo di gabinetto così come alle autonomie locali.

Una scelta quasi obbligata per Schifani perché non è ipotizzabile bloccare gli assessorati per lungo tempo: una norma regionale impone ai nuovi assessori (le trattative per la squadra sono in corso) di assumere le funzioni solo dopo avere giurato davanti all’Assemblea siciliana, la cui convocazione è ancora in alto mare perché si aspetta che l’ufficio centrale della Corte d’appello attribuisca i seggi ai restanti 68 deputati (ieri la Corte ha assegnato quelli di Schifani e Cateno De Luca, in quanto secondo candidato alla presidenza non eletto). Dunque, saranno i capi di gabinetto a occuparsi della gestione ordinaria temporanea degli assessorati e a riferire al presidente Schifani che poi assumerà le decisioni


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