Regione, cambiato il Rendiconto | Corte dei conti: "Mai visto prima" - Live Sicilia

Regione, cambiato il Rendiconto | Corte dei conti: “Mai visto prima”

Sostituito il documento che aveva già ottenuto la parifica a luglio con un nuovo testo trasmesso all'Ars. L'ira dei magistrati contabili

PALERMO – “Mai successa una cosa del genere”. E’ scontro tra la Corte dei conti siciliana e il governo regionale, accusato dai giudici contabili di avere “sostituito il rendiconto generale della Regione per il 2017, già parificato dai giudici a luglio, con un nuovo testo trasmesso all’Ars per l’approvazione”. A margine dell’udienza pubblica di oggi il presidente della delle sezioni riunite Luciana Savagnone ha usato parole durissime: “Mai successa una cosa del genere”, commenta la presidente della sezioni riunite della Corte dei Conti, Luciana Savagnone, dopo l’adunanza pubblica. A conclusione dell’udienza, la Corte si è riunita in camera di consiglio per deliberare.

L’ombra di un nuovo giudizio di parifica, dunque, si affaccia sul Rendiconto della Regione che già oggi dovrebbe essere incardinato in aula all’’Ars. Stamattina la Corte dei Conti ha convocato il governo in una seduta pubblica. I magistrati contabili hanno chiesto all’esecutivo regionale se i rilievi contabili fatti sul bilancio consuntivo approvato dalla giunta a maggio fossero stati inseriti nel progetto di bilancio consuntivo in esame a Palazzo dei Normanni. A quel punto il ragioniere generale della Regione, Giovanni Bologna, ha reso noto che i rilievi precedenti della Corte sono stati inseriti in un nuovo documento al momento all’esame del Parlamento. E tanto è bastato ai giudici per ritirarsi in camera di Consiglio.

“Non so cosa sarà deciso dalla Camera – ha commentato Savagnone – ma è chiaro che ci troviamo di fronte ad un nuovo Rendiconto. La giunta ha sostituito la delibera di approvazione su cui la Corte dei Conti si era già espressa con il giudizio di parifica con un nuovo provvedimento che riscrive il consuntivo della Regione. L’iter prevede che il Rendiconto venga parificato”.

Ma l’esito del nuovo giudizio non può essere dato per scontato: i giudici dovranno verificare se i rilievi del precedente giudizio di parifica siano stati inseriti nel nuovo documento e infine dovranno decidere che orientamento assumere verso questa nuova prassi adottata dalla Regione. Il giudizio di parifica che la Corte dei conti fa sul bilancio consuntivo, infatti, è uno strumento attraverso cui i magistrati contabili controllano se il governo ha operato nel rispetto dell’autorizzazione di spesa data dal Parlamento attraverso il bilancio preventivo.

Quest’anno il giudizio è stato emesso a luglio. L’approvazione di un nuovo documento, però, per quanto rispetti il giudizio di parifica non rispetta strettamente il procedimento finora adottato. Così ai giudici spetta decidere se questa modifica della normale prassi possa essere accettata o meno. “Nel momento in cui si affaccia un nuovo atto che sostituisce una delibera precedente – ha specificato Savagnone – io ritengo che nel mondo giuridico la parifica salti con la sostituzione della delibera. L’amministrazione – ha proseguito il magistrato – afferma di avere recepito tutte le valutazioni di regolarità di puntualizzazione e di aggiustamenti che avevamo espresso nella parifica di luglio .Poi se le risultanze contabili sono esatte sarà da verificare e non abbiamo ragione di credere che non sia così”. Al momento la Corte infatti non è in grado di dire se la giunta ha davvero fatto tutte le correzioni richieste.

Nella sala delle udienze la Sezione di controllo della Corte ha ascoltato prima il procuratore generale d’Appello Maria Aronica e poi il ragioniere generale della Regione. Il procuratore generale ha velocemente chiesto chiarimenti rispetto a cosa avesse fatto il governo di tutte le indicazioni contenute nel giudizio di parifica sul rendiconto approvato dal governo regionale a maggio. Al Ragioniere generale è toccata la difesa del governo. “Abbiamo adottato una procedura – ha ammesso Bologna durante l’udienza – emulando le altre Regioni dato che per la stesura del rendiconto si applica la normativa nazionale. Il documento è diverso perché abbiamo formulato un unico bilancio consuntivo che somma il rendiconto della Regione con il bilancio consuntivo”.

Ma Savagnone ribatte:  “Ci troviamo di fronte a un fatto inedito. Hanno la responsabilità politica e il legislatore ha tutta l’autonomia per approvare il disegno di legge di rendiconto e possono approvarlo. Noi abbiamo una responsabilità contabile e giuridica di verificare i conti. È chiaro che appena cambia un dato contabile cambia tutto il bilancio”. La decisione però non arriverà subito


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