Regione, il candidato Busalacchi | Ecco simbolo e primi assessori - Live Sicilia

Regione, il candidato Busalacchi | Ecco simbolo e primi assessori

Corre verso Palazzo d'Orleans con i movimenti sicilianisti. Nella sua squadra Fusaro e Galloni.

Presidenza della Regione
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PALERMO – Liberare la Sicilia dai governi fantocci imposti dai Governi nazionali e da una classe politica che si lascia corrompere per mantenere lo status quo. Questo l’obiettivo principale del movimento politico ‘Noi Siciliani con Busalacchi’ che stamattina, a Palermo, nel corso di una conferenza stampa, ha presentato il simbolo e i protagonisti a sostegno della candidatura alla presidenza della Regione siciliana dello stesso Franco Busalacchi.

“Perché in Trentino l’Autonomia speciale ha prodotto ricchezza e in Sicilia no? Perché – ha detto Busalacchi – in Sicilia i nostri politici si sono lasciati corrompere dai Governi nazionali che non vogliono applicare il nostro Statuto per continuare a fagocitare le nostre risorse. Loro ne traggono vantaggi personali mentre la Sicilia, che potrebbe stare bene come se non più del Trentino, viene condannata alla povertà. Noi siamo pronti a scontraci con lo Stato per difendere gli interessi della Sicilia e per una piena applicazione dell’Autonomia, poi saranno i siciliani a scegliere se vorranno l’indipendenza o un nuovo patto federativo con lo Stato”.

Busalacchi è anche intervenuto sull’appello di alcuni ‘intellettuali’ siciliani al presidente del Senato, il siciliano Pietro Grasso, invitato a candidarsi alla carica di governatore siciliano per il PD. “Sono solidale con Grasso – ha detto Busalacchi – perché sta resistendo alle richieste insistenti dei vecchi partiti che ne vorrebbero fare l’ennesimo presidente fantoccio diretto da Roma come Crocetta”.

Concetti ribaditi anche da Erasmo Vecchio, leader di Noi Siciliani, uno dei movimenti storici che ha aderito al progetto di liberazione della Sicilia: “Lo scontro sarà inevitabile perché in tutti questi anni lo Stato ha dimostrato di non avere alcuna intenzione di riconoscere i diritti dei Siciliani. Il mancato sviluppo di questa terra fa comodo alla politica clientelare. Saremo noi, in ottemperanza al principio di autodeterminazione , a scegliere se puntare o meno sull’indipendenza”.

A Beppe De Santis, leader di Noi Mediterrenei ed esponente siciliano del movimento Sovranista italiano il compito di annunciare l’adesione al nuovo movimento politico di due nomi importanti nel panorama della cultura italiana: l’economista keynesiano, Nino Galloni, che riceverebbe la delega di assessore all’Economia e il filosofo Diego Fusaro, al quale andrebbe la delega di assessore ai Beni culturali. Entrambi si battono per la riconquista della sovranità politica e monetaria dell’Italia contro la ‘dittatura’ dell’euro che ha sostituito la democrazia e affamato il popolo.

“Guerra contro le multinazionali per ridare dignità alla nostra agricoltura e per fare della Sicilia la piattaforma dello stile di vita mediterraneo. Quindi rilancio dell’agricoltura siciliana, a partire dal grano duro, contro il grano avvelenato che arriva dall’estero. Sovranismo significa tornare alla Costituzione italiana del 1948. Difendendo la nostra Costituzione, noi siciliani difendiamo anche il nostro Statuto, che fa parte della Costituzione. Il liberismo e l’euro – ha concluso De Santis – ci hanno distrutto e solo riconquistando sovranità democratica e monetaria potremo risalire la china”.


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