Relazioni interpersonali in estate: tra crisi e nuove opportunità

Relazioni interpersonali in estate: tra crisi e nuove opportunità

Un tempo per osservare e prendersi cura dei propri legami
IL PARERE DELLA PSICOLOGA
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7 min di lettura

L’estate rappresenta una “pausa” dalle abitudini consolidate: con l’arrivo delle vacanze il tempo si dilata, gli spazi cambiano e le giornate si svolgono in modo diverso rispetto al resto dell’anno. 

In questa “sospensione della quotidianità”, anche le relazioni interpersonali (tra partners, genitori-figli, amici) si trasformano, rendendo molto spesso “visibile” ciò che normalmente resta nascosto sotto la superficie della quotidianità.

Nuovi ritmi, tra crisi e opportunità 

L’estate dunque non è solo la stagione delle vacanze, ma è anche un tempo che può incidere in modo significativo sulle “relazioni interpersonali”: che si tratti di coppie, famiglie o amicizie, il cambiamento di ritmo imposto dai mesi estivi porta con sé sia nuove “possibilità” che potenziali “criticità”.

Durante l’anno le relazioni si dispiegano all’interno di una routine scandita da impegni lavorativi, scolastici e familiari vari; l’estate, invece, “rompe” questo schema offrendo più tempo libero a disposizione, convivenze prolungate e nuovi ambienti di vita. 

Se questo può creare un senso di ritrovata vicinanza, può anche far emergere “tensioni latenti” nel momento in cui vengono portati in superficie aspetti gestiti fino a quel momento in modo implicito, ignorati o sopportati durante il resto dell’anno, grazie alla consueta routine.

Estate, specchio delle dinamiche relazionali 

La pausa estiva diventa uno “specchio amplificato” di ciò che è già presente nelle proprie relazioni: affetto, complicità, distanza, tensione… che, in questo tempo, tendono ad emergere in modo più netto.

Se durante l’anno le abitudini, gli impegni vari, il tempo passato fuori casa tra scuola e lavoro aiutavano a contenere tensioni, evitare confronti diretti o diluire conflitti attraverso le incombenze fisiche e mentali e la frammentazione dei tempi condivisi,

in estate crollano i filtri della routine, e con essi anche le “strategie compensative” presenti fino a quel momento.

Coppie messe alla prova

Per molte coppie l’estate rappresenta un’opportunità per riscoprirsi, condividere momenti di relax e rafforzare l’intimità. 

La convivenza intensiva può accrescere e consolidare la sintonia, ma anche “amplificare i disaccordi”: proprio l’aumento del tempo trascorso insieme, lontani dalla routine quotidiana, in cui ci si confronta con un tempo “senza filtri”, può infatti mettere in luce differenze o disagi relazionali tenuti a bada sino a quel momento. 

Abitudini e stili di vita si manifestano in modo più netto evidenziando “differenze” a volte anche molto significative e poco conciliabili, ed eventuali questioni rimaste in sospeso durante l’anno possono emergere con forza, portando a “momenti di crisi” o a una riflessione sul senso e la qualità del proprio legame.

Liberati dagli impegni quotidiani e da una routine che, seppur faticosa, offre comunque un certo “equilibrio”, si riscopre così la vicinanza, ma anche tutto ciò che durante l’anno era “rimasto sullo sfondo”: frustrazioni, difficoltà di comunicazione, aspettative inascoltate, divergenze non affrontate.

Bisogna però sottolineare che il surplus di tempo condiviso non è di per sé positivo o negativo, ma dipende dalla “qualità della relazione di coppia” (grado di maturità e livello di affiatamento e complicitá) e dalla capacità da parte della stessa di gestione dei conflitti e risoluzione delle problematiche.

Un maggior “vivere insieme in famiglia”

Anche per la famiglia l’estate è un tempo che “rompe” la regolarità strutturante del quotidiano. La scuola si ferma, il lavoro rallenta e l’organizzazione domestica e relazionale subisce un rimescolamento profondo. 

Questo può far emergere nuove possibilità di connessione, ma anche riattivare “dinamiche critiche”, specie se già presenti in forma latente.

L’equilibrio raggiunto durante l’anno basato su routine rassicuranti, ruoli specifici e stabili, regole solide e costanti, viene messo alla prova nel momento in cui tutto ciò cambia, come accade proprio in estate, rivelando le fragilità di certe dinamiche relazionali.

•Per lefamiglie con “bambini piccoli“, l’estate può essere davvero un tempo faticoso! Il mito della vacanza in cui “riposarsi e rigenerarsi” si scontra, in questi casi, con il bisogno incessante di gestione delle esigenze dei propri piccoli, della loro cura, e di un’organizzazione mirata prevalentemente al loro benessere. 

Se non c’è una rete di supporto, la coppia genitoriale può trovarsi cosí schiacciata in un ruolo esclusivamente “funzionale”, che non permette di allentare la vigilanza e l’impegno sia fisico che mentale, ed in cui viene anche meno lo spazio per la “coppia affettiva”.

In questo clima di stress e tensione, l’altro partner diviene spesso il “colpevole” del disagio (“non mi aiuti mai”, “pensi solo a te”), mentre il bisogno di riconoscimento e collaborazione resta inespresso o si traduce in recriminazioni ed a volte veri e propri scontri.

Famiglie e adolescenti

•Nelle famiglie con “figli adolescenti” l’estate non fa che “accentuare la sfida dell’autonomia” giá in atto anche nel quotidiano. 

Gli adolescenti, ancora di piú, desiderano spazi propri, tempo con i pari, libertà di scelta.. mentre i genitori, al contrario, spesso vivono la vacanza come tempo per “riavvicinarsi” e ricostruire una coesione che durante l’anno viene minata dai ritmi frenetici.

Questo genera spesso una tensione tra il “bisogno di separazione ed autonomia” degli adolescenti ed il “bisogno di coesione” dei genitori. 

In questo clima le richieste di libertà dei figli possono essere vissute dai genitori come un vero e proprio rifiuto a passare del tempo tutti insieme, mentre la proposta di attività familiari condivise può essere percepita dagli adolescenti come un’intrusione, e generare nell’intero sistema attriti e tensioni che, se non sapute gestire nella maniera piú idonea, possono trasformare questi mesi estivi in un campo di continua battaglia!

Estate e nuove amicizie

L’estate non influenza solo i legami familiari o di coppia: anche le relazioni amicali e sociali subiscono trasformazioni profonde. 

Cambiano i tempi, cambiano gli spazi, e soprattutto cambia la disponibilità emotiva e fisica a incontrare l’altro; per questo l’estate diventa una preziosa occasione per consolidare le vecchie amicizie e stringerne delle nuove!

Contesti informali come viaggi, attività all’aperto, eventi stagionali o vacanze organizzate favoriscono spesso l’incontro con nuove persone. La minore pressione degli impegni quotidiani e la maggiore leggerezza percepita rendono più semplice mostrarsi, conversare, creare connessioni spontanee.

…Ed anche se queste nuove relazioni possono restare superficiali o transitorie in quanto non sempre diventano legami stabili, rappresentano comunque delle “esperienze rigeneranti” alla luce dei mesi passati di stanchezza e ripiegamento su sé stessi e sui propri impegni di studio e lavoro.

Osservare e “prendersi cura”

L’Estate dunque rende più visibili, all’interno delle relazioni, dinamiche, desideri e fragilità che durante l’anno restano sfumati o ignorati.

Nella coppia il tempo condiviso può  riattivare la complicità ma anche rivelare incomprensioni e distanze;

nella famiglia possono intensificarsi bisogni di autonomia ed indipendenza, ma anche desideri di maggiore vicinanza e condivisione;

a proposito delle relazioni sociali le nuove possibilità di incontro permettono di fare nuove ed arricchenti esperienze, ed ampliare la propria rete di conoscenze.

Ed anche quando emergono certe criticità, ciò non va interpretato come un segnale negativo di insuccesso o fallimento relazionale, quanto piuttosto come un invito ad osservare con maggiore attenzione ed in maniera piú profonda i propri legami, affinché riattivare la possibilità di viverli in modo piú sano ed autentico.

L’Estate diventa un’occasione preziosa per riflettere sulle proprie relazioni ed acquisire la giusta consapevolezza per “ridefinirle” in una maniera maggiormente funzionale, rinegoziando confini, ruoli e comportamenti grazie alla capacità di saper cogliere il “potenziale trasformativo” di questo periodo di pausa.

Anche il tempo estivo ci pone cosí davanti ad verità semplice, ma spesso non adeguatamente attenzionata:

Le relazioni hanno bisogno di “cura”

L’Estate rivela certe dinamiche, ed uno  “sguardo attento” è già l’inizio di un cambiamento.

Certe crisi, in fondo, manifestano proprio la presenza di relazioni che chiedono di essere “ridefinite”, e prestare il giusto ascolto a ciò che affiora è già una “forma di cura”.

Un “viaggio interiore” nei legami

Cosí, nel tempo sospeso della vacanza, ciò che era sfocato si fa più nitido.

Ed è qui che nasce una sfida preziosa: “la sfida relazionale della vacanza”, fatta non solo di convivenza e confronto, ma anche di ascolto, presenza e possibilità.

Un tempo estivo che non si consuma solo fuori, ma anche dentro: vacanze interiori, per un vero viaggio nei legami…

Buon viaggio (interiore) a tutti!

[La dott.ssa Pamela Cantarella è una Psicologa Clinica iscritta all’Ordine Regione Sicilia (n.11259-A), libera professionista e specializzanda in Psicoterapia ad orientamento Sistemico-Relazionale]

 


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