PALERMO – I fedelissimi di Gianfranco Miccichè all’attacco di Vincenzo Gibiino. Dopo la delusione per la mancata elezione dell’ex sottosegretario, solo terzo nella sfida interna a Forza Italia, gli uomini più vicini a Miccichè se la prendono con il coordinatore regionale scelto da Berlusconi.
“Vincenzo Gibiino è un coordinatore pasticcione. Il capolista siciliano non è stato eletto nonostante debba soprattutto a lui e al suo risultato personale il fatto che forza Italia abbia retto in Sicilia. 50 000 voti, non d’apparato e quasi tutti ‘secchi’ sono stati vera manna dal cielo”, dice Eusebio Dalì, componente del comitato provinciale di Forza Italia a Palermo, e da anni tra i più vicini a Miccichè. “A ciò aggiungasi il fatto, ancor più grave, – continua Dalì – che in nessun comune importante siciliano Forza Italia sia riuscita a portare un sindaco al ballottaggio. Non chiedo al senatore Gibiino le dimissioni perché so bene che in Italia le dimissioni non sono uno sport praticato; piuttosto, spero che Berlusconi non ci faccia vedere un film d’horror già visto. Alfano già una volta ha distrutto la creatura azzurra, Gibiino ha tutte le carte in regola per essere il remake. Per queste considerazioni – conclude Dalì – , lascio ‘l’incarichetto’ che a iosa Gibiino ha distribuito in tutta la Sicilia, che tuttavia ho cercato in questi mesi di rendere in qualche produttivo, ma con un coordinatore così è davvero tutto inutile”.
Anche un altro miccicheiano di ferro come Giovanni Messina, omponente del coordinamento cittadino di Forza Italia a Palermo, non usa perifrasi: “Il goffo e maldestro comportamento nel corso dell’intera campagna elettorale da parte del coordinatore regionale siciliano di Forza Italia, Vincenzo Gibiino, ha inficiato il risultato del partito azzurro e danneggiato la candidatura del capolista, Gianfranco Miccichè”. Secondo Messina “non c’è spazio in Forza Italia per tanta inadeguatezza e incapacità. Chiedo le immediate dimissioni da coordinatore del senatore Gibiino”.