NICOSIA – Le banche cipriote hanno aperto le porte alle 11, dopo dodici giorni di chiusura. Davanti agli sportelli, si sono formate file lunghissime di correntisti in attesa di prelevare il contante. Per la prima volta nella storia di questo Paese mediterraneo, ci sono delle guardie armate a difesa delle succursali di alcuni istituti di credito.
Nel frattempo Ieri sera sono arrivati sull’isola quattro container contenenti 5 miliardi di euro in contanti, per garantire la liquidità delle banche locali. Caricati su alcuni autocarri, i container sono stati trasferiti dall’aeroporto di Larnaca alla sede della Banca Centrale nella capitale con una scorta lunga 200 metri di blindati, motociclisti della polizia e agenti armati sorvegliati a vista dall’alto da elicotteri delle forze dell’ordine.
Ma la Borsa di Nicosia non riaprirà i battenti neanche oggi. A renderlo noto sono state le radio locali che hanno riportato fonti interne alla Borsa, che aveva annunciato la sospensione delle contrattazioni martedì 19 marzo in seguito alla decisione del governo di tenere chiuse le banche dell’isola in attesa di una decisione del Parlamento circa il prelievo forzoso sui depositi bancari che era stato proposto dall’eurogruppo e che poi è stato respinto.